Thaddeus Young, ala grande dei San Antonio Spurs non è felice del suo minutaggio: “Ad oggi, questa non è la situazione ideale per me. Non mi sono mai trovato nelle condizioni di giocare 4 o 6 minuti a partita” ha affermato in un’intervista al podcast di Alex Kennedy, famoso giornalista sportivo americano
Nei suoi quindici anni in NBA, Thaddeus Young ha sempre ricoperto ruoli chiave nelle rotazioni delle franchigie per le quali ha giocato, ed è per questo motivo che i pochi minuti che gli vengono dati a San Antonio non lo soddisfano: è passato da una media di 24.3 minuti a partita lo scorso anno con i Chicago Bulls agli attuali 15.6 abbassando di conseguenza tutte le altre statistiche che avevano invece fatto registrare un’impennata la passata stagione.
La dedizione in palestra di Thaddeus Young
“È difficile e frustrante. Capisco la direzione che sta prendendo la franchigia, capisco che i giovani hanno bisogno di giocare. Sono un veterano, ma nonostante questo sono il primo ad arrivare e l’ultimo ad andarsene agli allenamenti” ha affermato Young, unico giocatore del roster degli Spurs oltre i 30 anni.
“È solo questione di credere in me stesso e nella dedizione che metto in palestra. Se non gioco durante le partite, devo trovare altri modi per rimanere in forma, quindi molto spesso vado agli allenamenti la mattina presto per giocare dei tre contro tre. Non sono tenuto a farli, è un allenamento rivolto ai ragazzi più giovani, ma devo pur far qualcosa per rimanere in forma”
Thaddeus Young è arrivato in estate a San Antonio nella trade che ha portato DeMar DeRozan ai Chicago Bulls, e il suo contratto da 14 milioni di dollari in scadenza in estate potrebbe far gola a molte franchigie. Il vero e proprio mercato scambi si aprirà il 15 dicembre, quando si potranno scambiare i free agent firmati durante l’estate, e chissà se prima della chiusura del mercato fissata per il 10 febbraio, non arriveranno offerte proprio per Young. In attesa delle mosse di mercato, Young rimane concentrato sui San Antonio Spurs: “Una cosa di cui vado fiero di me stesso è che sono molto professionale. Sono parte della franchigia e continuerò a fare quello per cui mi pagano”
