Questo è stato un bell’anno per l’ala degli Spurs, Keldon Johnson (al suo terzo anno in NBA). Il giocatore è stato selezionato il 20 giugno 2019 da San Antonio, con la 29esima chiamata del draft, che quellâanno si svolse al Barclays Center di Brooklyn.Â
Scelta che fa parte dello scambio avvenuto nella stagione 2018\19, tra gli Spurs (che cedettero Kawhi Leonard e Danny Green) e i Raptors (che cedettero DeMar DeRozan, Jakob Poltl e una scelta al primo giro del draft 2019). Dopo che il COVID ha rimandato lâinizio della stagione 2020\21 a dicembre, Johnson ha fatto il salto di qualitĂ . Il ragazzo è passato, cosĂŹ, dal trascorrere la maggior parte della sua stagione da rookie in G-League, allâessere titolare a tempo pieno.Â
Questâanno, inoltre, è anche passato nella nazionale maggiore per le Olimpiadi di Tokyo di questa estate, dopo aver giocato nella nazionale Under-19 nel 2017. Il 18 luglio 2021 ha infatti fatto il suo esordio nel Team USA, realizzando 15 punti in unâamichevole contro la Spagna.
Per far parte del Select Team, lui e Javale McGee hanno ottenuto due convocazioni dellâultimo minuto, dopo che Bradley Beal (per protocolli anti-COVID) e Kevin Love (per problemi al polpaccio) hanno dovuto rinunciare all’ultimo. Anche se la sua selezione ha portato alcune critiche, ed è stata vista come una mossa furba del capo-allenatore di Team USA (che guarda caso è proprio Gregg Popovich), Johnson ha dimostrato di essere l’energia e il collante di una squadra che ha avuto pochissimo tempo per mettere tutto insieme a causa delle vicine Finals NBA.Â
CosĂŹ, dopo unâestate coronata da una bella medaglia dâoro, Johnson è voluto partire con il piede giusto anche in questa stagione NBA, con una media di: 14.9 punti, 6.4 rimbalzi e 2.1 assist in questo avvio di regular season.Â
D’altronde, coach Popovich si è sempre dichiarato fiero del ragazzo, definendolo sempre un vero e proprio “vincente“, competitivo e allenabile, che gioca sempre al massimo.
Johnson, inoltre, di recente, in unâintervista con Shams Charania di The Athletic, ha descritto la sua esperienza tra i texani, parlando di come è stato imparare dai Big Three (essendo stato allenato da Tim Duncan e riavendo ora Manu Ginobili nello staff, che a volte agiscono come “interpreti” di Pop quando i giocatori piĂš giovani non capiscono il suo parlare old school), della cultura Spurs, e anche della motivazione di giocare ancora in quella squadra.Â
Johnson ha infatti dichiarato di essere completamente disposto a firmare unâestensione del suo contratto con gli Spurs, da 10 milioni di dollari garantiti in 4 anni, per uno stipendio annuale di circa 2.5 milioni. Il giocatore potrĂ firmare unâestensione solo nella prossima offseason.