Chris Paul ama ancora giocare a basket. Se c’è una cosa che è risultata evidente dalla reazione di CP3 nel superare Jason Kidd e diventare il secondo di tutti i tempi per numero di assist in carriera, è quanto tutto questo significhi per lui. Nella ventesima stagione della sua carriera NBA da Hall of Famer, giocando in una squadra giovane, con uno dei giocatori più promettenti degli ultimi vent’anni, e che spera di raggiungere i play-in, la passione arde ancora.
Tony Parker, quattro volte campione NBA con gli Spurs, ha intervistato CP3, parlando del suo futuro e di un suo possibile ritiro:
“Forse tra un anno o due. Sto ancora cercando di capire. Penso che sia la parte più difficile, per come amo tutto questo, come amo gli allenamenti, per come amo fare canestro. La parte difficile è anche quando torno a casa e devo guardare le partite dei miei figli sull’iPad o altro, è un tiro alla fune in questo momento”.
Con l’avvicinarsi della trade deadline, il nome di Paul verrà fuori dalle voci di mercato, le contendenti in cerca di profondità al e qualcuno in grado di organizzare la squadra vedranno il ragionevole contratto da 10,5 milioni di dollari di Paul e lo considereranno un’opzione. Tuttavia, Chris Paul non vuole andare a fare panchina.
“L’anno scorso (con i Golden State Warriors) è stato probabilmente uno degli anni più difficili per me. Mi piace fare canestro. Voglio giocare. Se devo sacrificare la mia famiglia e stare lontano da loro, allora devo almeno giocare”.