De’Aaron Fox non sembra aver alcuna fretta di rinnovare il proprio contratto con i Sacramento Kings. Secondo Sam Amick e Anthony Slater di The Athletic, “Fox ha deciso di non firmare un’estensione quest’anno, in parte perché vuole vedere come prenderà forma il roster nel lungo periodo. Fox, che ha ancora due anni di contratto, vuole vincere ad alti livelli e potrebbe anche qualificarsi per un massimo salariale significativamente più proficuo se dovesse diventare un All-NBA.”
il prodotto di Kentucky è arrivato a Sacramento grazie alla quinta scelta del draft del 2017 e da lì si è affermato come giocatore franchigia per i californiani. Nella scorsa stagione è stato chiamato per la prima volta all’All-Star Game portando i Kings, insieme a Domantas Sabonis, a fare i playoffs dopo 16 anni di attesa grazie al terzo posto nella Western Conference. In più, ha vinto anche il premio di Clutch Player of the Year, diventando il primo nella storia della NBA a riuscirci. Quest’anno ha viaggiato a 26.6 punti, 4.6 rimbalzi, 5.6 assist e 2 palle rubate (migliore della NBA) di media a partita.
I Kings asseconderanno De’Aaron Fox?
Il fatto che Fox sia paziente e voglia valutare il roster non è una sorpresa, dato che sicuramente, ad un certo punto, vorrà provare perlomeno a competere per il titolo. Resta da vedere se ciò potrà accadere nella capitale della California. Il nativo di New Orleans ha ancora due stagioni per decidere se la squadra che lo ha portato in NBA sia il posto migliore per fare ciò oppure no.
I Kings farebbero bene ad assecondare le richieste di De’Aaron Fox se vogliono provare a vincere nell’immediato. Purtroppo per loro, la sola coppia Fox e Sabonis non sembra essere abbastanza per competere seriamente per l’anello. Proprio per questo, dopo aver rinnovato Malik Monk per quattro anni, i Kings potrebbero, e dovrebbero, cominciare anche a guardare in giro in cerca di una terza stella da affiancare a quei due.