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Com’era (anche) il mondo l’ultima volta che i Sacramento Kings hanno fatto i playoffs

di Michele Gibin
sacramento kings

Com’era il mondo l’ultima volta che i Sacramento Kings hanno giocato i playoffs NBA, nel 2006?

Domantas Sabonis, De’Aaron Fox e coach Mike Brown hanno come forse avete letto e visto spezzato un digiuno da post-season NBA che Sacramento durava da ben 16 stagioni. I Kings, dopo il ritorno ai playoffs della MBL dei Seattle Mariners nel 2022, erano rimasti la squadra professionistica delle 4 leghe maggiori americane NBA, MLB, NFL e NHL a non giocare i playoffs da più anni.

Nel 2006 ai Sacramento Kings allenava Rick Adelman e la squadra era di Mike Bibby, Kevin Martin, Brad Miller, Shareef Abdur-Rahim e di Ron Artest, che non era ancora passato all’ufficio anagrafe. I Kings quell’anno persero al primo turno dei playoffs per 4-2 contro i San Antonio Spurs dopo un’annata da 44 vittorie e 38 sconfitte, e da lì in poi sarebbero spariti dalle carte nautiche della NBA tra cambi di allenatore, scelte sbagliate, altri cambi di allenatore e altre scelte sbagliate.

Ora non più. Fox e Sabonis sono la pietra su cui costruire la nuova chiesa, Keegan Murray (finalmente!) una scelta azzeccata, Kevin Huerter il giocatore che serviva per giocare a due col figlio di Arvydas e il tiratore che serviva accanto a De’Aaron Fox, Mike Brown è oggi, dopo tanti anni da assistant coach a Golden State, un allenatore nettamente migliore di quello che da giovane prese in mano i Cavs di LeBron James e i Lakers di Kobe Bryant dopo Phil Jackson. Oggi, neppure l’aver scelto Marvin Bagley III al posto di Luka Doncic, viste le secche in cui sono finiti i Mavs, sembra più fare male (resta una sciagura, beninteso).

Ma com’era il mondo nel 2006 quando i Sacramento Kings si apprestavano a giocare i playoffs per l’ultima volta in 16 anni? OK, non esistavano iPhone e Instagram, George W. Bush era il presidente USA e l’Italia preparava i Mondiali in Germania che poi avrebbe vinto. Tutti hanno scritto il loro amarcord, e allora neppure noi possiamo esimerci. Sperando di essere meno banali.

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