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NBA, i Portland Trail Blazers cacciano il general manager Neil Olshey

di Michele Gibin
Portland Trail Blazers neil olshey

I Portland Trail Blazers hanno comunicato di aver licenziato il general manager Neil Olshey, come conseguenza delle indagini per comportamenti discriminatori e “tossici” sul luogo di lavoro intraprese un mese fa dopo alcune segnalazioni e denunce di di dipendenti attuali ed ex dipendenti della franchigia.

Olshey è stato a capo del front office dei Blazers dal 2012 al 2021, al suo posto con un incarico ad interim Joe Cronin.

Dopo la chiusura di un’indagine indipendente riguardo alle segnalazioni giunte sull’ambiente lavorativo nella nostra organizzazione e al centro di allenamento della squadra, i Portland Trail Blazers hanno deciso di interrompere il rapporto di lavoro con Neil Olshey, general manager e president of basketball operations, con effetto immediato, per via delle violazioni riscontrate al codice di condotta interno“, si legge nel comunicato della franchigia.

Tre settimane fa si era dimesso il presidente della squadra, Chris McGowan, che aveva comunicato il suo addio per ragioni personali. I Trail Blazers hanno oggi un record di 11 vittorie e 12 sconfitte, e dopo il KO interno contro i San Antonio Spurs di giovedì notte, coach Chauncey Billups ha criticato la prestazione dei suoi giocatori.

I Blazers hanno disputato i playoffs ininterrottamente nelle ultime 8 stagioni NBA, con Damian Lillard in campo e coach Terry Stotts in panchina, e giocato la finale della Western Conference nel 2019. Stotts è stato esonerato al termine della passata stagione, dopo l’eliminazione a primo turno per 4-2 contro i Denver Nuggets.

Secondo Chris Mannix di Sports Illustrated, uno dei possibili sostituti di Olshey potrebbe essere Danny Ainge, storico gm e presidente dei Boston Celtics fino al 2020\21.

I Portland Trail Blazers potrebbero essere una delle squadre più attive sul mercato entro la trade deadline del 10 febbraio prossimo, con i contratti di Jusuf Nurkic e Robert Covington in scadenza e la posizione di CJ McCollum, altra potenziale pedina di scambio importante. Da monitorare inoltre la situazione di Damian Lillard, attualmente alle prese con un infortunio muscolare e che attende risposte dal management sulla possibilità di costruire attorno a lui una squadra che possa lottare per il titolo NBA.

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