Damian Lillard si è spinto dove non aveva mai fatto prima, e seppur in un contesto leggero come un intervento a The Last Stand su Showtime Sports, dove ha parlato anche di boxe e MMA di cui è esperto e appassionato, ha elencato una serie di squadre in cui giocherebbe volentieri in caso di trade.
Lillard, che ha più e più volte ribadito lealtà ai Portland Trail Blazers, dopo due stagioni perdenti consecutive ha però chiesto alla sua squadra un ultimo tentativo per costruire attorno a lui un roster competitivo ad alto livello. Impresa più difficile che a dirsi, la off-season 2023 e la prossima stagione saranno decisive.
E mentre i Blazers valutano il da farsi, Dame lancia messaggi e risponde allo stimolo della trasmissione: “Tra Heat, Knicks, Celtics e Nets dove andrei? Miami ovviamente. Adebayo è un mio ‘socio’ (dog, ndr). Ma anche i Nets, Mikal Bridges è il mio ‘socio’, pure ed entrambe le squadre hanno due buoni roster“.
Lillard non si è solo limitato a scegliere due ipotetiche squadre, ha anche fatto un discorso più ampio su che cosa significhi chiedere una trade e arrivare in una situazione nuova e senza garanzie particolari di trovare una situazione migliore di quella lasciatasi alle spalle: “Se per Portland è arrivato il momento di cedermi? E’ un domandone. Perché potrebbero cedermi verso una squadra che tutti consideriamo una contender, ma quale sarebbe per questa squadra il costo per avermi? Che cosa costerà a questa ipotetica contender? E come potremmo avere la garanzia di arrivare a giocare fino a giugno? Come sappiamo se tutti resteranno sani? Chi ci garantisce che funzionerà?“.
Dame ha citato l’esempio di colui che è stato per anni un suo pari ruolo e rivale diretto, ovvero Russell Westbrook che dopo aver lasciato gli Oklahoma City Thunder è rimbalzato tra ben 4 squadre diverse e ha persino finito per perdere il posto in quintetto base ai Lakers prima di essere di nuovo ceduto via trade.
Durante l’intervista Lillard ha assicurato che inizierà la stagione in maglia Trail Blazers: “è nei piani“.