Il general manager dei Portland Trail Blazers Joe Cronin ha parlato per la prima volta con i giornalisti, da Las Vegas dove si sta giocando la Summer League NBA, dalla richiesta di trade della star Damian Lillard.
Cronin ha confermato la richiesta di Lillard e ha chiarito di non aver più parlato col giocatore dopo la sua decisione di ormai due settimane fa. E ha soprattutto confermato che la sua priorità è il bene della franchigia di cui guida il front office, nel gestire la situazione con Dame e l’inevitabile trade futura.
“Ho imparato che la pazienza è l’aspetto più critico in queste situazioni“, ha detto il Gm di Portland “Non bisogna reagire eccessivamente né saltare alla prima soluzione disponibile (…) per cui saremo pazienti e faremo ciò che è nel miglior interesse della squadra. Questo sarà il mio approccio, e se ci vorranno mesi, che sia“.
Joe Cronin ha poi dichiarato “di capire” la posizione di Damian Lillard e di sentire “di averlo deluso” nelle sue aspettative riguardo alla formazione del roster: “Il nostro obiettivo è sempre stato quello di costruire attorno a Dame, noi vorremmo vederlo ritirarsi da giocatore dei Portland Trail Blazers. E siamo ancora più che aperti se lui vorrà fare parte di ciò che stiamo facendo qui (…) io non sento di aver fatto tutto quello che si poteva percgé non tutto è stato fatto, non tutto quello che speravamo. Ci abbiamo provato. Trovare gli affari giusti è stata la cosa più ardua, abbiamo scelto al draft con la numero 7 e la numero 3 negli ultimi due anni e nel frattempo siamo stati sul mercato alla ricerca di giocatori per provare a vincere subito. Questi giocatori però non erano disponibili“.
Sul mercato i Trail Blazers hanno rimesso sotto contratto Jerami Grant, per 5 anni e 160 milioni di dollari, e trattenuto Matisse Thybulle con un accordo triennale da 33 milioni. Dal draft sono arrivati il quotato Scoot Henderson con la terza chiamata assoluta e le ali Kris Murray e Rayan Rupert. “La nostra priorità top era rifirmare Jerami (Grant, ndr) e Matisse Thybulle, e nel frattempo vi erano diversi scenari di trade e trattative. Ci sono alcuni giocatori di cui si era parlato e sono discussioni che vanno ancora avanti”. Quante? “Una dozzina, che avrebbero fatto al caso nostro e sarebbero potute accadere, e che avrei voluto vedere come si sarebbero concluse. Ma se queste non sono state possibili il 1 luglio, difficile lo sarebbero diventate due settimane dopo“.
Sempre Cronin ha dichiarato che “negli ultimi tre mesi dopo la fine della stagione“, ci sono stati diversi meeting con Lillard, in cui il giocatore “ha espresso la sua prospettiva e le sue preoccupazioni. E quando dal 1 luglio ha sentito che queste non fossero state dissipate, capisco che abbia deciso di prendere un’altra direzione. Una cosa che ha senso“.