Giannis Antetokounmpo, che salterà i mondiali FIBA 2023 con la Grecia perché non ancora in condizione, ha concesso a Tania Ganguli del New York Times una lunga intervista, durante la quale ha parlato anche della sua situazione di contratto con i Milwaukee Bucks.
Giannis ha ancora tre anni di contratto davanti a sé, per oltre 144 milioni di dollari ancora dovuti fino al 2026 con una player option per l’ultima stagione. Oggi è ancora presto per parlare di rinnovo contrattuale, la prima occasione arriverà tra un anno ma 12 mesi passano in fretta, e Antetokounmpo chiede che una sola condizione sia soddisfatta. Che i Milwaukee Bucks continuuino a giocare, ergo a spendere, per il titolo NBA.
“Il rinnovo? E’ una domanda che dovremo farci non quest’anno ma il prossimo. Farlo oggi non avrebbe senso visti i numeri ma dalla prossima estate avrà molto senso per tutte le parti in causa. Ciò detto, non so ancora cosa succederà, io so che non sono al meglio se non sono sicuro che tutti siamo alla stessa pagina, sulla stessa barca, che tutti siano determinati a provare a vincere un altro titolo, che tutti siano pronti a togliersi tempo da passare con la famiglia, come faccio io. E se non ho queste garanzie, non firmo. Vincere il titolo nel 2021 è stata la miglior sensazione mai vissuta su un campo da basket (…) io voglio avere una carriera lunga, penso di essere a metà, ma vincere ancora viene prima di tutto. Non voglio restare 20 anni nella stessa squadra e non vincere più“.
Un messaggio che più chiaro di così non poteva essere per la dirigenza dei Milwaukee Bucks, che dal canto suo ha ormai accettato che per fare contento Giannis occorre allargare i cordoni della borsa. Durante la free agency 2023, Milwaukee ha rimesso sotto contratto con rinnovi ricchi e pluriennali sia Khris Middleton (3 anni e 102 milioni di dollari complessivi) sia Brook Lopez (2 anni e 48 milioni). Bobby Portis e Pat Connaughton hanno già rinnovato i propri contratti nel 2022 e il prossimo big sulla lista è il 2 volte All-Star Jrue Holiday, il cui contratto scadrà nel 2025 e che sarà eleggibile per un rinnovo dal 2024.
La proprietà dei Bucks, che nel frattempo ha cambiato parzialmente assetto, aveva già deciso nel 2020 che avrebbe accettato anni di luxury tax e monti salari imponenti per garantire a Antetokounmpo una squadra da titolo. Giannis aveva a sua volta ripagato tale impegno con un rinnovo al massimo salariale sempre nel 2020 e con un titolo NBA l’anno successivo, appena il secondo della storia della franchigia 50 anni dopo il primo.