Giannis Antetokounmpo segna 44 punti, compresi la tripla del pareggio a 18 secondi dal termine dei regolamentari e i 2 tiri liberi della vittoria all’overtime, nel trionfo dei suoi Milwaukee Bucks per 120-119 contro i Brooklyn Nets al Barclays Center.
Come due giorni prima a Philadelphia, su un’altra vittoria contro un’avversaria diretta dei Bucks c’è l’impronta da MVP di Giannis, che con il tiro da tre 3 punti del 110 pari supera anche Kareem Abdul-Jabbar come top scorer nella storia della franchigia. E come due giorni fa, Antetokounmpo vince il duello diretto contro Kevin Durant, che allo scadere dei tempi supplementari sbaglia di un niente il tiro della vittoria.
In precedenza, Giannis aveva segnato i 2 tiri liberi del sorpasso dopo un fallo subito da Nic Claxton, a chiusura di una serata da 15 su 19 in lunetta per il giocatore greco. Per Antetokounmpo ci sono anche 14 rimbalzi, 6 assist e 8 palle perse.
Durant chiude con 26 punti e 11 assist, Kyrie Irving segna 25 punti, di cui 11 nel terzo quarto, ma nel finale di partita non riesce a incidere in attacco e in difesa, assieme a Seth Curry, si rivela di nuovo un evidente punto debole anche quando i Bucks debbono rinunciare a Khris Middleton, espulso nel quarto periodo per un brutto fallo su Bruce Brown Jr lanciato a canestro.
Per i Nets una sconfitta che allontana probabilmente del tutto la prospettiva di sfuggire ai play-in, soprattutto se i Toronto Raptors ne approfitteranno stanotte contro i modesti Orlando Magic.
E dire che Brooklyn di possibilità di vincere la partita ne hanno avute ben due, entrambe nelle mani di Kevin Durant, e che a 3 minuti dal termine gli uomini di coach Steve Nash erano in vantaggio per 108-101. A fare la differenza nel finale la difesa dei Bucks, il deficit fisico di Irving, Curry e Goran Dragic nei confronti di Jrue Holiday, e gli 11 rimbalzi in attacco concessi a Milwaukee.
Antetokounmpo ha raggiunto Abdul-Jabbar con due tiri liberi, e lo ha superato con il tiro da tre in step back segnato contro Andre Drummond, per completare la rimonta dei suoi Bucks al termine dei primi 48 minuti. “E’ un cambio di narrativa per me“, scherza Giannis dopo la partita “Almeno così non sarò ricordato solo come uno che schiaccia e corre e basta. Posso anche mettere un tiro da tre. Il record? Bello ma conta poco, se la tua stagione alla fine non sarà stata una stagione di successo. Se non si arriva a giocare fino a giugno, nessuno se lo ricorderà. Ciò che voglio fare è restare umile e affamato, solo così sento che posso ottenere ciò che voglio“.
In conferenza stampa, il due volte MVP ha definito la sua partita “la più matura che abbia mai giocato” in carriera. “Ora so come mettermi in condizione di giocare nei miei spot preferiti in campo, e se la palla non va dentro, va bene così. Quello che ho fatto in passato serve a darmi fiducia (…) mentalmente sono in un ottimo stato di forma, e fisicamente posso ancora crescere. Non penso di essere forte come due anni fa qui“.
Antetokounmpo che, al contrario della serie di playoffs dello scorso anno, si è speso in marcatura su Kevin Durant a lungo soprattutto nel secondo tempo. Sull’ultimo possesso di KD nei regolamentari, c’è molto della difesa combinata di Giannis e Jrue Holiday. “Questo è essere un MVP“, dice l’ex Pelicans “e anche essere il giocatore più migliorato, anche se non credo lo vincerà… ma il suo gioco è migliorato in così tanti aspetti, e si vede. Ai liberi, da tre, in palleggio arresto e tiro, è molto migliore dello scorso anno (…) sa fare tutto ormai, non so davvero cosa potrebbe fare di più di così“.
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