Con quella faccia, e quella fascia, un po’ così, Jimmy Butler ha buttato fuori assieme ai suoi rimaneggiati Miami Heat i Milwaukee Bucks testa di serie numero 1 a Est e la squadra col miglior record NBA in stagione.
E lo ha fatto con 42 punti, degno seguito dei 56 messi a referto in gara 4, e il canestro che ha pareggiato la partita e l’ha mandata ai tempi supplementari, raccogliendo un lob, quasi un cross calcistico, di Gabe Vincent a 2.1 secondi dal termine di gara 5.
Dopo un tiro libero realizzato da Jrue Holiday che aveva dato un minimo margine a dei Bucks capaci di papparsi 16 punti di vantaggio nel quarto quarto, col suo ultimo timeout coach Erik Spoelstra ha disegnato per l’ultima rimessa sul 118-116 Bucks un gioco che non prevedeva la ricezione di Butler, come è invece poi andata.
Dopo la partita è stato lo stesso Spoelstra a spiegare come Jimmy Butler lo abbia convinto a cambiare idea, prima di rientrare in campo: “Mi ha guardato con quello sguardo e mi ha detto: no, lascia che sia io a prendere il tiro“.
Butler ha raccontato a sua volta nel post gara perché avesse chiesto al suo coach di cambiare gioco sulla rimessa: “E’ tutta la serie che Jrue Holiday mi marca in un certo modo, sapevo che non sarebbe andato a chiudere lo spazio per evitare contatti fallosi. Per cui ho detto (a Spoelstra, ndr), ti garantisco che appena avrò girato l’angolo lui mi verrà dietro, attaccato a me. Il coach si è fidato, come ha fatto tante altre volte“.
E non è certo difficile affidarsi a un giocatore scaltro come Jimmy. Sulla rimessa, Butler ha rubato il tempo a Holiday e a Pat Connaughton che aveva staccato per contrastare un tap-in, ha raccolto il pallone e senza quasi saltare lo ha appoggiato al ferro per l’overtime.
Overtime in cui i Bucks, frastornati, hanno accusato il colpo andando sotto di 7 punti prima di una rimunta disperata. Senza chiamare un timeout di cui Milwaukee disponeva, sull’ultimo possesso Khris Middleton e soprattutto Grayson Allen hanno pasticciato senza riuscire a creare neppure un tiro.
La “degna” chiusura di una serie giocata al contrario da Milwaukee, che non ha potuto contare in gara 1, 2 e 3 su Giannis Antetokounmpo per infortunio, e che in gara 5 ha tirato dalla lunetta con 28 su 45. Così, ai playoffs NBA, non si vince, soprattutto se dall’altra parte c’è un allenatore che sa il fatto suo come Spoelstra e un vincente come Jimmy Butler. “Noi giochiamo solo duro, sappiamo di cosa siamo capaci e non ascoltiamo le voci che vengono da fuori. E così continueremo a fare“.
I Miami Heat affronteranno ora i New York Knicks al secondo turno in semifinale, e saranno ancora privi di Tyler Herro e Victor Oladipo, infortunati e che hanno chiuso anzitempo la loro stagione.