Game 53 Recap: Warriors-Lakers
L’NBA Saturday Primetime propone alla Oracle Arena il terzo atto della serie stagionale tra Los Angeles Lakers (27-25) e Golden State Warriors (36-15).
Nella prima sfida a Dub City i lacustri disputarono una delle migliori prestazioni della LABron Era, mentre nella gara dello Staples Center un Thompson da record affondò i padroni di casa, falcidiati dagli infortuni.
Proprio nel match di Natale di Oakland LeBron James ha patito l’infortunio più grave della sua carriera, saltando le diciassette gare successive. Il quattro volte MVP è rientrato nel successo contro i Clippers, giocando oltre quaranta minuti. Tuttavia lo staff medico dei Lakers, in virtù dell’imminente road trip sulla East Coast, ha deciso di concedere un turno di riposto al nativo di Akron.
Assente nel Christmas Game, JaVale McGee riceve da Iguodala il secondo anello vinto con gli Warriors.
Andre Iguodala presents JaVale McGee with his @warriors 2018 NBA championship ring! #ThisIsWhyWePlay pic.twitter.com/LFHeYNp4cL
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I Campioni NBA – dopo un avvio di stagione inferiore alle attese – hanno inanellato undici successi consecutivi, tornando a guidare la Western Conference in coabitazione con i Nuggets. La striscia di Golden State è stata interrotta dai 76ers, ma il segnale lanciato al resto della Lega da Steph e compagni è eloquente: per il titolo i favoriti restano loro.
I gialloviola, privi di Lonzo Ball, tengono a riposo anche Tyson Chandler. Walton schiera Rondo, KCP, Ingram, Kuz e Zubac. Kerr risponde con gli splash brothers, KD, Green e DMC.
Warriors-Lakers, avvio sprint dei Campioni NBA
I primi possessi della gara evidenziano immediatamente l’abisso che c’è tra le due squadre nella capacità di eseguire offensivamente. I Campioni NBA spingono la transizione e con la circolazione arrivano quasi sempre indisturbati – tre volte il solo Thompson, 6/8 di squadra – al ferro. I lacustri non costruiscono tiri puliti (3/11) e perdono un paio di possessi, 6-13 dopo poco meno di quattro minuti di gioco.
Il timeout non giova agli angeleni, che perdono altri due possessi mentre gli Warriors continuano a martellare. DMC segna nel pitturato e da oltre i 7.25, risponde due volte JaVale McGee. L’aria della Oracle Arena sembra giocare al lungo gialloviola, che segna il terzo canestro della sua gara schiacciando…
Rondo ⬆️ McGee ⬇️#LakeShow (?: ABC) pic.twitter.com/UMMC8gM9jy
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…l’alley-oop alzato da Rondo, 14-22.
I Lakers continuano a faticare in attacco, anche perché Iggie e compagni fanno un ottimo lavoro su Ingram, costretto a prendere – e sbagliare – tiri dall’alto quoziente di difficoltà. A tenere a galla i suoi ci pensa Rondo, segnando un paio di canestri oltre a servire Lance sul perimetro. 21-31 a meno di un minuto dalla fine del quarto.
Il canestro di McKinnie e la tripla allo scadere dei 24” di Rajon Rondo chiudono il quarto, 24-33. Con queste percentuali – 35.5% contro 63.6% – dal campo, restare in partita sembra impossibile.
Warriors-Lakers, Wagner suona la carica
Coach Luke Walton riparte con una lineup – Lance, Hart, Ingram, Beasley e Wagner – in grado di fornire migliori spaziature allargando il campo. La scelta paga, perlomeno in attacco, poiché – dopo due canestri di B-Easy – l’area meno affollata permette ad Ingram di battere due volte Green. Golden State si affida allo scatenano Klay Thompson, che segna tre canestri consecutivi, di cui due dall’arco. 19 punti in soli 14 minuti per il figlio del grande Mychal.
I lacustri riescono persino a distendersi in transizione, trovando il canestro con Moe Wagner, carico come una molla, che segna nonostante la manata di Green. Il tedesco non completa il gioco da tre punti, 36-41 dopo tre minuti di gioco nella frazione. Con la seconda tripla di Lance Stephenson ed un jumper di Ingram, gli angeleni restano a contatto.
I gialloviola, rispetto al primo quarto, sembrano essere entrati nella gara soprattutto mentalmente. Wagner dopo un fallo su DMC colpisce dall’arco, Josh Hart dopo un’infrazione di passi recupera un pallone su KD e serve Kyle Kuzma che schiaccia in transizione. 46-47 ed immediato timeout chiesto da coach Steve Kerr.
Dopo il disastroso primo quarto (11/31 dal campo) il positivo Moe è compagni hanno realizzato nove delle undici conclusioni tentate nella seconda frazione.
Coming into the draft, Moe Wagner's calling cards were shooting the 3, running the floor and attacking off the dribble.
He's done all three in a productive first half. pic.twitter.com/wpu7L5H6Lh
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Nella metà campo difensiva Walton propone la strategia della gara di Natale, raddoppiando Steph e KD preferendo sfidare al tiro le seconde linee di GSW, come McKinnie e Looney. La gara vive un momento di stasi: i Campioni NBA non trovano la via del canestro, mentre i Lakers perdono banalmente un paio di palloni.
Ad eccezione dei liberi di KD e Kuz, nessuno segna per quasi tre minuti. Durant interrompe il torpore schiacciando indisturbato, Klay segna in transizione. 48-53 a tre minuti dall’intervallo lungo, timeout lacustre.
La difesa perde efficacia contro la Death Lineup di Golden State, capace di punire i raddoppi trovando l’uomo libero: Iggie può affondare due volte senza nessuno che lo contesti. L’attacco continua a funzionare: Brandon Ingram – dopo l’1/6 del primo quarto, 4/5 nel secondo – tiene a contatto i suoi coadiuvato da Kuzma e Zubac, 58-61 a 25″ dalla fine del tempo.
Ancora un canestro dell’MVP delle NBA Finals del 2015 fissa il punteggio alla fine del primo tempo, 58-63. Trentaquattro punti nella frazione per Ingram e compagni, tornati a pieno titolo nel match.
Warriors-Lakers, i gialloviola provano l’allungo, DMC lo stoppa
Il secondo tempo inizia con un bel canestro di Tiny Dog…
Brandon Ingram falls away on the jumper!#LakeShow 67#DubNation 69
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…preludio al rientro lacustre. Dopo due jumper di Durant, Kuzma segna la tripla del -2 prima che Rondo serva KCP nel pitturato ed Ivica Zubac che schiaccia in transizione, 71-69 dopo quattro minuti di gioco nel quarto.
I gialloviola sono caldi. Rondo prova a compensare le amnesie difensive del primo tempo continuando ad assistere i compagni. L’ex Celtics e Pelicans pesca prima Ingram che schiaccia, poi arma Kentavious Caldwell-Pope sul perimentro. Un long two dall’angolo di Brandon porta i Lakers sul +9, 14-0 il parziale.
DMC – dopo aver sbagliato tre triple consecutive – interrompe il parziale lacustre segnando dalla lunetta prima e dopo la tripla di KCP. La gara vive il momento di svolta proprio grazie a DeMarcus Cousins. L’ex Kings e Pelicans chiude un pick-and-roll con Durant schiacciando con veemenza sul malcapitato Kuzma. Troppa, dato che gli arbitri lo sanzionano con un tecnico.
KCP sbaglia il libero – 88% in stagione, 0/3 nella gara – DMC completa il gioco da tre punti e l’Oracle Arena si scalda, intonando Beat L.A.! Beat L.A.!. Dopo avergli consegnato l’anello, Iguodala firma anche un poster a McGee, schiacciando il -1 in transizione.
L.A. risponde con Pope, Ingram forza un tiro impossibile e – dopo che Durant ed Hart vengono sanzionati con un doppio tecnico – Alfonzo McKinnie realizza la tripla che riporta in vantaggio i Campioni NBA, 84-85 a due minuti dalla fine del quarto.
McGee si riscatta…
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…schiacciando l’alley-oop, ma nel possesso successivo commette infrazione di passi. Ringrazia Iggie – innescato dal decimo assist della gara di Kevin Durant – che dall’arco chiude la frazione, 86-88.
Warriors-Lakers, Iggie e Steph calano i titoli di coda
Dopo qualche errore da ambo le parti, un libero di Rondo ed il tip di Zu riportano avanti gli angeleni, ma il punteggio si capovolge in un minuto: un paio di errori di Lance e Kuz vengono capitalizzati al massimo da Andre Iguodala, a segno due volte dall’arco. 89-96 dopo due minuti di gioco, timeout per Walton.
Lance stoppa il parziale, ma fermo è soprattutto l’attacco lacustre (2/10 al tiro) che si affida le iso di Born Ready e Beasley. Klay dall’arco e dalla lunetta riporta il vantaggio in doppia cifra.
Dopo aver sbagliato le prime otto conclusioni della sua gara – …e persino un libero – Steph Curry si iscrive alla gara segnando dieci punti con due triple in due minuti. Tranne un jumper e due liberi, le iso di Kuzma ed Ingram non producono praticamente nulla, Durant in transizione schiaccia e chiude la partita. 97-113 a 3’30” dal termine.
L.A. non segna praticamente più ed a due minuti dal termine entrambi i coach svuotano le panche. I canestri di Svi e Zubac fissano il punteggio finale, 101-115
Warriors-Lakers, Klay top scorer
Tanti, forse troppi, minuti per Ingram. Il #14 dopo un avvio difficile, nella parte migliore della gara si è reso autore di alcuni canestri d’autore, salvo poi spegnersi con gli altri nell’ultimo quarto. Per Brandon 20+4+3 con 9/21 al tiro.
Senza LeBron, Rondo ha provato ad assumere il comando della squadra riuscendoci per qualche momento soprattutto ed ovviamente nella fase offensiva. Rajon è stato bravo ad alimentare la transizione, ma è stato inefficace al tiro oltre a difendere con la solita leggerezza. RR chiude con 12 punti (5/14 dal campo, 1/5 dall’arco), 8 rimbalzi, 11 assist e 4 perse.
Ancora fuori giri Kuzma (14+4+2) impreciso al tiro (4/12) ed assente a rimbalzo. Che sia l’anca o il coinvolgimento nei tanti rumor, è fondamentale recuperare Kyle quanto prima. Tanta confusione e troppi minuti per Lance, che alterna buone giocate a numerosi errori e leggerezze. Per Born Ready 10+6+4 con 4 perse e 4/13 dal campo.
KCP si accende solo nel terzo quarto, mentre per il resto della gara è praticamente impalpabile. L’ex Pistons realizza 12 punti (2/5 da tre), cattura 6 rimbalzi e recupera 2 palloni. Ancora più invisibile Hart, che lascia il segno nella partita solo con un recupero ed una stoppata in post su DMC, per il resto 20 minuti tra i più anonimi possibili.
Zubac prova ad opporsi a DMC, ma la sua gara viene limitata da una botta all’anulare della mano sinistra, che sarà oggetto di ulteriori accertamenti nelle prossime ore. Per Ivica 10+9 con 5/11 dal campo. Un paio di schiacciate e poco più per McGee (9+2, 4/5 dal campo). Sei punti con 2/4 al tiro in meno di otto minuti per Beasley.
Meritava sicuramente di più Wagner, ottimo nel secondo quarto durante il rientro lacustre. Moe ha rivisto il campo solo a due minuti dal fine della partita. Il rookie chiude con 7 punti, 3 rimbalzi e 3/3 dal campo. Analogo discorso per Svi, cui sarebbero potuti essere destinati alcuni dei minuti di Lance.
Thompson top scorer dei Campioni NBA con 28 punti e 10/15 dal campo. Ottime prove per KD (21+5+11 con 8/13 dal campo) e Iggie (17+3+4 con 7/9 al tiro e 3/4 da tre). Imprecisi ma decisivi per il rientro e l’allungo DMC (18+10, 5/15) e Steph (13+4+2, 5/15 con 2/9 dall’arco). 4+3+7 per Green.
Warriors-Lakers,
Con l’assenza di LeBron ed in virtù dello stato di forma degli Warriors, era davvero improbabile un esito diverso della gara. I lacustri sono stati bravi a rientrare in partita dopo il brutto avvio, salvo poi barcollare dopo l’affondata di DMC e crollare sotto le triple di Iggie.
I canestri di Iguodala dall’arco hanno disinnescato il piano partita dei Lakers, fino a quel momento efficace grazie agli errori dello stesso Cousins e Green da oltre i 7.25.
Con il solo Ingram in grado di costruirsi un tiro, lo slump di Kuzma, le difficoltà al tiro di Lance e Rondo hanno complicato le cose. Brandon è stato bravo nella parte centrale della gara a liberarsi della guardia di KD ed Iggie, mentre nel finale ha scelto un paio di tiri al dir poco impossibile.
A fine gara alcuni reporter hanno riportato un diverbio su rotazioni e minutaggi tra Walton ed i veterani, ridimensionato poi da testate più vicine all’ambiente gialloviola. Sarebbe quanto meno paradossale, dato che al figlio di Bill potrebbe essere persino rimproverato un uso troppo esiguo di Svi e Moe.
I Los Angeles Lakers tornano in campo nella notte – 1:00 italiane – tra Martedì 5 e Mercoledì 6 Febbraio per affrontare al Bankers Life Fieldhouse gli Indiana Pacers.