Home NBA, National Basketball AssociationApprofondimenti Tutti gli allenatori di LeBron James dal 2003 a oggi

Tutti gli allenatori di LeBron James dal 2003 a oggi

di Michele Gibin
lebron james allenatori

Quanti allenatori ha avuto LeBron James in 21 onorati anni di carriera?

Tanti, come ovvio che sia per un giocatore che ha passato cosi tanto tempo sui parquet NBA. King James è diventato nel 2023 il miglior marcatore ogni epoca superando Kareem Abdul-Jabbar, è secondo All-Time per la NBA per minuti giocati dietro al solo e solito Kareem e in carriera ha disputato 1492 partite, sesto di sempre e con la serissima prospettiva di diventare anche qui il numero uno assoluto: “The Chief” Robert Parish è in vetta con 1611 presenze, lontano un paio di stagioni ancora, ai ritmi attuali per LeBron.

James ha giocato in tre squadre, Cleveland Cavs, Miami Heat e Los Angeles Lakers, e di acqua sotto ai ponti ne ha vista passare, come si suol dire.

JJ Redick sarà il decimo allenatore diverso della carriera di LeBron James (sempre che James resti ai Lakers, come appare probabile), L’ex Clippers e Magic firmerà un contratto di 4 anni con LA. Andiamo a ripercorre nomi e gesta degli altri 9.

Paul Silas, recentemente scomparso, è stato il primo allenatore NBA di LeBron James dal 2003 al 2005. I Cavs lo scelsero apposta come figura di esperienza e come mentore dell’appena 19enne LeBron, JLB vinse nel 2004 il premio di rookie dell’anno e nel 2005 raggiunse i playoffs per la prima volta. Ma senza Silas, esonerato a metà stagione e sostituito da Brendan Malone.

Mike Brown è stato il primo allenatore importante per LeBron James, a Cleveland hanno vissuto assieme 5 anni dal 2005 al 2010, anno della The Decision e il trasferimento a Miami. Con Brown i Cavs sono diventati una contender, hanno raggiunto le NBA Finals nel 2007 e nel 2009 il coach ha vinto il premio come allenatore dell’anno mentre LeBron faceva incetta di premi individuali e All-NBA. E anche di delusioni cocenti in post-season. Quello dei Cavaliers è stato il primo incarico da head coach NBA per Mike Brown, che veniva dagli Indiana Pacers

Erik Spoelstra è stato il coach con cui LeBron ha vinto e rivinto ai Miami Heat. Due titoli NBA, 4 finali in 4 anni fino al 2014. Il rapporto tra i due, e in generale tra coach Spo e gli “Heatles” col trio LeBron James-Dwyane Wade-Chris Bosh, non era partito nel migliore dei modi, con un record di 9-8 dopo 17 partite e LeBron a chiedere senza mezzi termini a Pat Riley di tornare in panchina. Riley non ne aveva la minima intenzione e soprattutto aveva la massima stima in Spoelstra, che siede sul “pino” degli Heat ancora oggi. Crisi rientrata e strada lastricata di successi in Florida fino al 2014.

David Blatt. E’ proprio nel 2014-15 che nasce la leggenda di LeGm e LeCoach. James torna a Cleveland con Kyrie Irving e Kevin Love, e con l’israeliano Blatt, alla sua prima esperienza nella NBA dopo una carriera in Europa. Una scelta singolare di Cleveland che però si dimostra giusta, i Cavaliers con James e Irving vincono da subito tante partite, finiscono 53-29 il primo anno assieme e raggiungono le NBA Finals dove perdono per 4-2 contro i Golden State Warriors, col rimpianto di non aver potuto giocare armi pari per via degli infortuni a Love e Kyrie.

Qualcosa tra coach Blatt e LeBron però non scocca, e a metà della stagione successiva James chiede, e stavolta ottiene (non c’è Riley in ufficio) la testa del suo allenatore. I Cavs erano ancora una contender, a Blatt subentra il suo assistente Tyronn Lue, uomo di fiducia di King James che nel frattempo col sodale Rich Paul sta lavorando alla nascita di Klutch Sports. Lue condurrà i Cavs al primo e a oggi unico titolo della loro storia nelle mitiche NBA Finals 2016, e a altri due viaggi in finale nel 2017 e 2018, e verrà esonerato nelle prime battute della stagione 2018\19 quando Cleveland opta per la rifondazione totale.

Luke Walton avrebbe dovuto essere il coach dell’altrettanto leggendario young core dei Lakers post Kobe Bryant. Lonzo Ball, Brandon Ingram, Kyle Kuzma e Josh Hart. Nel 2018 LeBron sceglie LA ma nessun’altra star lo raggiunge, James si ritrova con dei ragazzi talentuosi ma acerbi e un coach formatosi nello staff di Steve Kerr a Golden State e finisce presto. LBJ si fa male a febbraio, rientra dopo un mese e mezzo ma non è a posto e i Lakers mancano i playoffs. E coach Walton saluta.

Frank Vogel arriva nell’estate 2019 quando a LA arriva anche Anthony Davis, cercato a lungo e alla fine raggiunto. E’ l’anno della pandemia e della Bolla di Orlando, i Lakers sono squadra da corsa con LeBron, AD, Rajon Rondo, Kyle Kuzma, Dwight Howard e Kentavious Caldwell-Pope e alla ripartenza da Disney World sono i più pronti. Titolo NBA al primo colpo per coach Vogel.

Nella off-season 2020 i Lakers fanno però qualcosa di incomprensibile anche senza senno di poi. Vanno a prendere Russell Westbrook da Washington combinando un… casino? La squadra è pessima, l’atmosfera peggio e si arriva a fatica a 33 vittorie, coi playoffs lontanissimi. E Frank Vogel ne farà le spese per primo (dopo 6 mesi toccherà a Westbrook), esonerato al termine della stagione, Destino baro, gli sarebbe toccata la stessa sorte due anni dopo a Phoenix.

Darvin Ham. Scelto reduce dal titolo NBA 2021 a Milwaukee da assistente e coach alla sua prima esperienza da capo allenatore. Nella squadra di LeBron James che però gli concede tutto il tempo per acclimatarsi, Ham dimostra subito fegato e mette Westbrook in panchina da sesto uomo, preludio alla trade, e per un po’ funzionicchia, i Lakers sono squadra da play-in e a febbraio alla trade deadline cedono Russ a Utah in uno scambio a tre, in cui arrivano D’Angelo Russell, Jarren Vanderbilt, Malik Beasley e prima ancora Rui Hachimura. Darvin Ham ha un altro merito, quello di aver lanciato Austin Reaves e di aver dato spazio a Lonnie Walker IV, e un demerito, quello di “pasticciare” troppo con i quintetti e le rotazioni.

Nel 2023 arriva fino alle finali di conference, perse per 4-0 contro Denver. Nel 2024 vince 47 partite, passa i play-in ma si ferma ancora contro i Nuggets, stavolta al primo turno. E non basta per salvarsi la panchina, per Darvin Ham esonero e ritorno a Milwaukee, con Doc Rivers e sempre da assistente.

You may also like

Lascia un commento