C’è un particolare che accomuna Wesley Matthews, neo acquisto dei Los Angeles Lakers, e la leggenda giallo-viola Kobe Bryant: entrambi hanno dovuto fare i conti con un grave infortunio, la rottura del tendine d’Achille.
Matthews ha subìto l’infortunio nel 2015, quando vestiva ancora la maglia dei Portland Trail Blazers. Nella sua videoconferenza di presentazione ha voluto sottolineare come in un momento così complicato sia stato importante l’aiuto di Bryant, che aveva già vissuto tale esperienza nel 2013.
“Una delle persone che mi ha aiutato è stato Kobe Bryant”, ha dichiarato a Yahoo Sports, interrompendosi per qualche istante a causa dell’emozione. “Non aveva il mio numero e non ci eravamo mai parlati prima. Ricordo di aver ricevuto una chiamata e non sapevo chi fosse. Era Kobe che stava condividendo la sua saggezza al riguardo e mi ha davvero aiutato a motivarmi, perché era onesto”.
“Ha detto che sarebbe stato difficile, e in quel momento non era la cosa che avresti voluto sentirti dire, ma di cui avevo bisogno, perchè non mi piace quando si è troppo dolci. Volevo sapere a cosa andavo incontro e questo mi ha aiutato. Lui è sempre stato uno d’aiuto per me e mi piace pensare di poterlo essere per altre persone”.
Wesley Matthews è poi riuscito a recuperare in modo ottimale dall’infortunio, tanto da consentirgli ancora oggi di lottare per il titolo con i Lakers. Sono numerosi però i giocatori che vanno incontro alla grave rottura del tendine d’Achille: Kevin Durant, DeMarcus Cousins e, ultimo in ordine di tempo, Klay Thompson.
“Questa è fratellanza, non vorresti mai vedere qualcuno cadere. Se hai subito qualcosa del genere, vuoi aiutare gli altri. SI tratta di qualcosa che Kobe ha fatto per me, e vorrei poterlo ringraziare di nuovo. Ma se potessi esserlo per altre persone, lo farei volentieri”.
Wesley Matthews avrà ora l’occasione di ringraziare Kobe Bryant per il suo aiuto durante la riabilitazione dall’infortunio contribuendo al tentativo di assalto al titolo NBA dei suoi Los Angeles Lakers.