Dopo essersi stati primi per quasi tutto febbraio, i Clippers del coach Tyronn Lue sprofondano al quinto posto della West conference. 44-27, questo il record attuale della squadra losangelina. Dopo un sorprendente 26-5 e una forma da contender sono arrivate parecchie sconfitte in fila che hanno ridimensionato lo stato della squadra. Sono 12 le sconfitte nelle ultime 22, non ultima quella con gli Indiana Pacers, 133-116, rimediata nella notte.
Salgono sul banco degli imputati coach e star che nell’ultimo periodo hanno risposto cosi: “Dobbiamo trovare un’identità, le squadre segnano troppo facilmente contro di noi, dobbiamo capire cosa c’è che non va”. Così James Harden ha provato a giustificare questo periodo no. Lo stesso aveva dichiarato Paul George dopo la sconfitta per 110-93 contro gli Atlanta Hawks: “Non abbiamo identità”.
Tyronn Lue, in conferenza, alle parole delle star dei Clippers ha risposto: “La nostra identità deve essere l’aggressività, fisica e mentale. Possiamo segnare in diversi modi ma dobbiamo cambiare mentalità difensiva”. Aggiungendo anche che: “Se adesso abbiamo un’identità? Si, siamo soft”.
Successivamente, interrogato sul cambio dello stato di forma, ha replicato così: “Quando eravamo 26-5 avevamo un’identità, non si può scegliere quando vuoi primeggiare, quando avere un’identità o quando vuoi che le cose vadano bene”.
L’unico alibi a cui la squadra di Los Angeles si può attaccare è l’assenza di Russell Westbrook. Russ è tornato a giocare nella notte, dopo un infortunio alla mano sinistra che lo ha tenuto lontano dal campo per circa 3 settimane e lo aveva costretto ad operarsi. Nonostante la sconfitta però, in soli 18 minuti di gioco, ha registrato 14 punti 7 assist e 4 rimbalzi tirando 5 su 10 dal campo. “Dobbiamo restare uniti, le difficoltà per me aiutano a capire chi sei come uomo e soprattutto chi sei come squadra. È il momento perfetto per capirlo e per fare ciò che sappiamo e aiutarci l’uno con l’altro per vincere le ultime partite rimaste”. Queste le dichiarazioni a caldo post partita dell’ex MVP.
Spesso durante questo periodo Tyrron Lue ha provato a dare motivazioni per cambiare le cose. Purtroppo nelle ultime sconfitte gli errori sono sempre stato gli stessi, uno su tutti la scarsa applicazione in difesa. Un dato molto preoccupante, per esempio, che esce dall’ultima partita è che i Pacers hanno tirato con il 60% da dietro l’arco dovuto proprio all’atteggiamento difensivo non congruo. “La nostra vera identità esiste, ma in questo periodo non sta uscendo fuori perché non stiamo vincendo” così ha concluso il coach.
Uscire dalla crisi è l’unica opzione possibile. I prossimi impegni, fondamentali per il posizionamento in classifica, vedranno i Clippers affrontare quattro trasferte in fila con 76ers, Magic, Hornets e Kings. Quest’ultima dista solo a due vittorie di distanza. Fondamentale sarà ritrovare la quadra ma sopratutto entrare in anticipo in modalità playoff e cambiare la rotta ripartendo dal rinnovare l’atteggiamento difensivo.