Nella seconda partita di pre-season, gli Houston Rockets battono per 109-96 i Los Angeles Clippers al Stan Sheriff Center di Honolulu, controllando la gara sin dall’inizio e archiviando la pratica già dopo due quarti, andando alla pausa lunga sul +17 (57-40). Decisivo James Harden, che in appena 28′ (meno di tre quarti interi) sfiora la tripla doppia, mettendo a referto 37 punti, 7 rimbalzi, 7 assist e 2 palle recuperate, ma è degna di nota anche la prova offerta dal centro svizzero Clint Capela, autore di una doppia doppia da 14 punti, 11 rimbalzi, 2 assist e una stoppata in 27′.
Da lui ci si attende un salto di qualità nella prossima stagione, in cui sarà chiamato a correggere almeno parzialmente alcuni limiti del proprio stile di gioco, soprattutto in fase offensiva. Privi delle due stelle Kawhi Leonard e Paul George, i Clippers, dal canto loro, non riescono mai a dare l’impressione di poter tenere testa agli avversari.
Too. Hard. To. Guard. pic.twitter.com/pJ2hkr21hx
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Tra le loro file si segnalano soltanto Montrezl Harrell, miglior marcatore dei suoi con 17 punti col 50% al tiro (5/10) in 24′ in uscita dalla panchina, Lou Williams, autore di 13 punti col 40% da tre (2/5) in poco più di 10′, Ivica Zubac (10 punti, 5 rimbalzi e 2 stoppate con l’80% dal campo) e Rodney McGruder, che fa registrare 12 punti col 50% dalla lunga distanza (2/4) in 17′.
Harden instancabile, ai Clippers non basta Harrell
“Era una partita di preseason ma ogni volta che scendo in campo ci tengo a ben figurare e lasciare il segno. Queste gare rappresentano un’opportunità importante per migliorare sia individualmente che come gruppo e lavorare su numerosi aspetti.”, ha dichiarato il Barba al termine della gara.
In effetti, i Rockets hanno avuto risposte importanti da giocatori arrivati la scorsa estate, tra cui Ben McLemore, autore di 9 punti, 2 rimbalzi e un recupero col 60% al tiro (3/5) in 23′ partendo in quintetto, Jaron Blossomgame (4 punti, 7 rimbalzi e un assist con 2/2 dal campo in 12′) e Chris Clemons, rookie undrafted messo sotto contratto con un two-way contract: per lui 15 punti, 4 rimbalzi, 3 assist e 2 recuperi in 23′.
Buone notizie, dunque, per coach Mike D’Antoni, che schiera per la prima volta Tyson Chandler e porta a casa la seconda vittoria in altrettante gare sin qui disputate, nonostante le assenze di Russell Westbrook e Danuel House.
Queste le parole del due volte vincitore del premio di Coach of the Year in carriera e giunto alla sua quarta stagione consecutiva alla guida dei Rockets.
Penso che abbiamo fatto un ottimo lavoro, anche se i Clippers non si sono espressi al meglio delle loro potenzialità. Tenere fuori dal campo James è difficile, ama il basket e vuole sempre giocare
L’ex “Baffo” è poi stato protagonista di un divertente siparietto con Doc Rivers. Quest’ultimo, infatti, ha ironizzato sulla decisione del collega di contestare un fallo in attacco di James Harden a poco più di 2′ dal termine del secondo quarto. “In una gara di preseason?”, ha scherzato Rivers, coach dei Clippers da sette anni e campione NBA nel 2008 coi Boston Celtics. “Qualcuno doveva pur essere il primo a farlo.”, la replica di D’Antoni.
Beard ? Bev pic.twitter.com/LM8svEFoIO
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“Mike mi aveva detto che avrebbe voluto essere il primo a contestare una chiamata arbitrale e mi ha battuto, io me ne ero dimenticato. Non sono d’accordo sul fatto che si possa contestare sempre e comunque una scelta arbitrale, vedremo come andranno le cose. Mi è piaciuto l’atteggiamento della nostra difesa su James Harden. I due falli che Rodney (McGruder, ndr) aveva su di lui, ad esempio, denotano la sua aggressività e il fatto che non si sia tirato indietro nel duello. Questo deve essere l’atteggiamento difensivo ogni sera.”, il commento di Rivers sulla prova difensiva dei suoi Clippers, che senza Leonard e George hanno potuto fare ben poco per contrastare Harden.