Stephen Curry talismano di Andrew Wiggins? Pare che le responsabilità della superstar dei Golden State Warriors vadano anche a toccare la cabala, visto il messaggio che prima della partita contro i Minnesota Timberwolves, Steph ha inviato al suo compagno per caricarlo prima di affrontare la sua ex squadra.
Messaggio che ha funzionato. Andrew Wiggins ha segnato 35 punti con 14 su 19 dal campo, ha iniziato con 9 canestri di fila senza errori e piazzato una gran schiacciata sulla testa di Karl-Anthony Towns nel terzo quarto di gioco, con gli Warriors in controllo della partita anche senza Draymond Green, infortunato.
Per Golden State, trascinata da Wiggins e Curry, è la decima vittoria in stagione a fronte di una sola sconfitta. La schiacciata e la prestazione di Wiggins hanno impressionato al tal punto Steph, che dopo la partita ha raccontato dal podio delle interviste che per tenere motivato e carico il suo compagno, e per sfruttare il momento, continuerà a mandargli prima di ogni partita un messaggio. “Da dove l’ho vista io, è andato proprio su… attaccherò la foto alla parete, manderò a Wiggins la foto di lui che schiaccia su Towns prima di ogni partita, stia pronto a ricevere 72 messaggi da me. Vediamo se funziona per dargli ancora più carica“.
Dopo la partita, Andrew Wiggins ha raccontato di non aver vissuto la gara come una “rivincita” dopo la trade che nel febbraio 2020 lo spedì a Golden State in cambio di D’Angelo Russell: “No, ho solo giocato bene contro la mia ex squadra, una bella partita, certo incontrare una tua ex squadra dà sempre quella sensazione in più. Towns? Lo scorso anno lo aveva fatto lui a me, ora è toccato a me“.
La partenza lanciata dei Golden State Warriors (10-1) ha acceso gli animi, soprattutto perché si avvicina sempre di più il rientro di Klay Thompson, fermo da due anni per infortunio, e di James Wiseman che si era invece infortunato ad aprile 2021. Coach Steve Kerr ha dichiarato a fine gara che Wiseman proverà prima con i Santa Cruz Warriors, la squadra di G-League, in attesa di tornare in campo, stesso percorso che potrebbe fare Thompson il cui rientro è atteso a dicembre, al più tardi a gennaio.
Partenza lanciata di cui è certo soddisfatto Stephen Curry. “Il Chase Center sta iniziando ad avere una sua identità, la Oracle Arena era una cosa diversa e non si possono fare paragoni (…) li ci abbiamo vinto 3 titoli, ora vogliamo vincerne un altro qui al Chase“.
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