La grande serata dei Golden State Warriors, usciti vittoriosi dal match interno contro gli Utah Jazz per 111-107, vede sugli scudi Klay Thompson, autore di una fantastica prestazione da 36 punti, 2 assist e 5 rimbalzi. Grazie a questa vittoria, gli Warriors non solo hanno conquistato aritmeticamente un posto nei playoffs ma preso ufficialmente il controllo della testa di serie numero 3 nella Western Conference. Con quattro partite rimaste, gli Warriors ora hanno un vantaggio di 3 partite sugli Utah Jazz in classifica e sono in vantaggi negli scontri diretti contro la franchigia allenata da Quin Snyder.
Klay Thompson, grande protagonista della partita, ha poi parlato al San Francisco Chronicle dicendo: “Non ne abbiamo parlato molto come squadra, ma i ragazzi lo sapevano e so che stavano parlando tra di loro. Non l’ho presentato come, ehi, questo è la più importante partita dell’anno. L’ho detto allo staff tecnico e penso che Steph l’abbia detto a un paio di ragazzi. Ma l’attenzione era solo sul nostro piano di gioco e sulla nostra esecuzione”. Klay Thompson ha lottato nel primo tempo, tirando solo 5 su 12 dal campo, ma quando gli Warriors avevano bisogno di lui al meglio, il cinque volte All-Star si è trasformato segnando 12 dei suoi 36 punti.
Sulla sua prestazione è intervenuto anche Steve Kerr, coach degli Warriors e prossimo coach della Nazionale Maschile di Pallacanestro degli USA dicendo: “Non pensavo che la partita fosse iniziata così bene per lui. Ma ho pensato che fosse entrato in sintonia con alcuni dei suoi tiri dalla media e che avesse trovato un po’ di ritmo in entrambe le metà campo. E l’abbiamo visto un milione di volte. Se Klay ha la palla in mano, può fare molto male alle difese”. Prima della partita, Kerr ha riconosciuto il gioco altalenante di Thompson da quando è tornato da un’assenza di due anni e mezzo il 9 gennaio. Dopo aver perso così tanto tempo, è prevedibile avere delle prestazioni incostanti. Ma Kerr non voleva che Thompson continuasse a forzare.
Un altro protagonista del match è stato Jordan Poole, autore di 31 punti, 6 assist e 6 rimbalzi. Anche lui è intervenuto alla fine della partita:” so che posso essere aggressivo in qualsiasi momento, potendo avere la palla tra le mani il più possibile. Poi nel secondo quarto ho provato ad aumentare un po’ il ritmo, a diventare più aggressivo. Guardare Steph e Klay e il modo in cui scelgono vanno a canestro durante il gioco è qualcosa che guardo da quando sono arrivato qui”.