Battuti in casa dagli Indiana Pacers per 123-111, ora i Golden State Warriors devono davvero iniziare a preoccuparsi della possibilità concreta di non qualificarsi neppure ai play-in.
Il divario con i Los Angeles Lakers si è allargato a 1.5 partite con la vittoria in contemporanea dei gialloviola contro i Philadelphia 76ers, e alle loro spalle gli Houston Rockets hanno vinto 7 partite di fila e sono indietro di 2 gare. Ma con un passo decisamente più veloce.
Golden State (36-33) inizierà ora un giro di 5 trasferte che farà o disferà la loro stagione: Minnesota, Miami, Orlando e quindi Charlotte e San Antonio, il tutto prima dello scontro diretto del prossimo 5 aprile contro i Rockets a Houston che potrebbe essere un altro crocevia.
Contro Indiana, gli Warriors hanno tirato malissimo da tre (14 su 48), Stephen Curry si è fatto stoppare in almeno tre tentativi al tiro dal lontano ed è apparso nervoso. Curry sente il momento e non è contento del rendimento della squadra, lo aveva già esternato dopo l’ultimo KO dei suoi e le cose non sono migliorate. I Pacers più freschi hanno semitato Golden State nel secondo tempo. Tyrese Haliburton ha superato il suo shooting slump con una doppia doppia da 26 punti con 11 rimbalzi, Pascal Siakam ha segnato 25 punti con 16 rimbalzi, per gli Warriors 25 punti con 11 rimbalzi ma 6 su 18 (1) da tre per Stephen Curry mentre Jonathan Kuminga, Andrew Wiggins e Klay Thompson hanno sbagliato tantissimi tiri.
La consolazione, magra, per Golden State? Che quest’anno la squadra vince di più in trasferta, l’esatto opposto di quanto succedeva lo scorso anno peraltro. “Non penso abbiamo chissà cosa da ridiscutere, sappiamo che squadra siamo, dobbiamo solo tenere duro e continuare” ha detto Steve Kerr.
Chris Paul ha invece detto… l’esatto opposto del suo coach: “Stiamo ancora cercando di capirci qualcosa, è stata una stagione di alti e bassi, abbiamo partite in cui segniamo, difendiamo e tutto va bene. E altre come quella di questa sera. Ora ogni partita conta per andare ai playoffs, e abbiamo una possibilità. E’ tutto quello che occorre“.
E Curry? Si è detto “deluso” che la sua squadra non abbia giocato come l’occasione pretendeva. “Possiamo correre e tirare, ma se non badiamo ai dettagli soprattutto in difesa… è stato deludente da vedere, una sconfitta dura: Abbiamo ancora tempo per rimediare, ma bisogna vedere se ne siamo in grado. Non siamo in una grande posizione“.