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Tim Hardaway, “battuta” agghiacciante in telecronaca, poi le scuse

di Michele Gibin
tim hardaway

Tim Hardaway, hall of famer e ex star di Heat e Warriors, è riuscito a rovinare con una “battuta” agghiacciante la giornata speciale con cui Golden State, in occasione della facile vittoria casalinga contro i San Antonio Spurs, ha celebrato il celebre “Run TMC“, il trio Hardaway-Chris Mullin-Mitch Richmond degli anni ’90.

Hardaway, non nuovo a dichiarazioni improvvide, se n’è uscito nel terzo quarto durante la telecronaca con quella che a suo vedere doveva essere una battuta efficace, per descrivere un fallo di Jakob Poeltl, centro degli Spurs, ai danni di Stephen Curry. “Allora, non mi direte forse che questa è grande difesa?“, così Tim Hardaway “Secondo me lo ha stuprato… bisognerebbe chiamare la polizia per questa cosa“.

L’azione in questione era un semplice fallo di Poeltl su un tentativo da tre punti di Curry, difficile capire come Hardaway possa aver visto “gli estremi” per un’uscita del genere.

Alla ripresa del gioco nel quarto periodo, lo stesso Hardaway (imbeccato probabilmente dalla produzione di ESPN) si è scusato facendo precipitosa marcia indietro sulle sue parole: “Allora, prima ho usato delle parole sbagliate e voglio scusarmi, ora torniamo alla partita e vediamo di finire bene, siamo avanti di 30 punti e andiamo a casa contenti“.

Nel clima leggero della telecronaca peraltro, Hardaway aveva scherzato in precedenza sulla policy del network sulle frasi e espressioni da evitare durante il commento, dichiarando “di non aver prestato grande attenzione” durante il meeting.

Nel 2007 Tim Hardaway fece parlare di sé per delle dichiarazioni omofobe ai danni, anche, dell’ex giocatore NBA John Amaechi, che si era dichiarato gay soli pochi anni prima. Dichiarazioni andate in onda durante il Dan LeBatard Show, e per le quali Hardaway fu sanzionato dalla NBA e di cui si scusò a più riprese. Nel 2022 l’ex stella di Miami Heat e Golden State Warriors è stato introdotto nella Hall of Fame del basket.

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