Un momento di paura per Stephen Curry dei Golden State Warriors, che nel secondo quarto della partita poi vinta agilmente per 138-96 contro i Chicago Bulls si è procurato un infortunio alla mano destra, per fortuna senza conseguenze.
Curry è caduto a terra col il peso sul suo polso destro dopo aver tentato di concludere un layup contro Lonzo Ball e DeMar DeRozan, e si è subito rialzato dolorante cercando di scrollare la parte infortunata e saggiarne la sensibilità. Un momento di preoccupazione per Steph che nel 2019 subì un infortunio serio alla mano destra in una circostanza simile, che gli costò gran parte della stagione 2019\20.
Il primo tiro libero di Curry finisce insolitamente corto, mentre la star di Golden State fa smorfie di dolore. Dal replay della caduta si vede come la sua mano destra si sia “piantata” a terra nel tentativo di frenare l’impatto di schiena col terreno, con un movimento innaturale verso l’esterno.
Stephen Curry ha chiuso la sua partita con 19 punti e 7 su 19 al tiro, una vittoria facile contro dei Bulls che dopo 4 minuti hanno perso per infortunio al ginocchio sinistro la star Zach LaVine. “Ogni volta che c’è la mano di mezzo, c’è un po’ di timore. Per fortuna la sensibilità è tornata da sé, ora mi fa ancora male ma penso sia tutto a posto. Due anni fa quando mi feci male ebbi le stesse sensazioni di oggi, le circostanze erano abbastanza simili. Ci daremo un’occhiata ma dovrebbe essere tutto a posto“.
Nel 2019 Curry si procurò una frattura alla mano destra contro i Phoenix Suns alla sua terza partita stagionale, quando l’allora lungo di Phoenix Aron Baynes cadde con tutto il peso sopra il suo braccio al centro dell’area dei tre secondi. Stephen Curry avrebbe finito per giocare sole 5 partite in quella stagione, rientrato a febbraio pochi giorni prima dello stop della regular season nel marzo 2020 con lo scoppio della pandemia da Covid.
Contro Chicago ha riposato per la seconda parte del back to back Klay Thompsom, assente anche Draymond Green per un problema muscolare al polpaccio.