Draymond Green ha raccontato quanto fosse serio il problema alla schiena che la scorsa stagione lo tenne fuori per oltre due mesi, e di come abbia dovuto modificare radicalmente la sua postura per superare i problemi.
Green aveva sofferto di ernia discale lo scorso anno, un problema che aveva avuto ripercussioni muscolari al polpaccio della gamba destra e al nervo sciatico. “Ho le vertebre L5 e S1 con un’ernia, e queste toccano il nervo sciatico. Per due mesi non ho fatto praticamente nulla, non mi sono allenato ne ho viaggiato con la squadra, non riuscivo neppure a stare seduto. O sdraiato o in piedi al massimo. Fino all’anno scorso non avevo mai fatto caso a quanto sbagliata fosse la mia postura, per 8 settimane non ho fatto altro che addominali, davvero“.
Green utilizza ora uno speciale cuscino anatomico in panchina durante le partite, e ha soprattutto corretto la sua postura. “E ora che rinforzato tutti i piccoli muscoli che servono al mio fisico per funzionare a dovere, come dovrebbe, potrò restare più sano più a lungo, fisicamente“. Draymond ha poi aggiunto di ritenersi “nella miglior forma” della sua carriera.
“La riabilitazione è stata soprattutto permettermi di guarire, ne ho approfittato per rinforzare i muscoli dei polpacci. Avevo perso forza, non saltavo più ne riuscivo più a correre, e questo per 4-6 settimane almeno.“
Dalla stagione 2022\23, i Golden State Warriors campioni in carica potranno dunque riavere dalla prima partita e al 100% il loro nucleo storico con Stephen Curry, Klay Thompson e Draymond Green, visto davvero lo scorso anno solo ai playoffs. Green sarà anche eleggibile dalla prossima offseason per il suo prolungamento di contratto, così come Thompson e Jordan Poole, se non dovessero esserci sviluppi nelle prossime settimane.
A proposito di rientri, anche James Wiseman tornerà abile e arruolato dopo aver saltato per intero la stagione 2021\22 per i postumi di una lesione al menisco del ginocchio destro.