Curry-Finals: Steph può vincere l’MVP?

di Stefano Castagna

Curry-Finals: ormai il quarto anno che se ne torna a parlare ma il dubbio rimane e ci chiediamo se sarà l’anno buono per il numero 30; vincerà l’MVP delle finali?

Proprio come Tim Duncan lo è stato per i San Antonio Spurs, Stephen Curry è la stella che ha fondato o sta rendendo possibile la fondazione di una dinastia come i Golden State Warriors.

In una squadra con quattro futuri Hall of Famer, è Curry colui che fa funzionare tutto. Le sue capacità di prendere un tiro senza rivali danno maggiore libertà a Draymond Green, le sue abilità di passaggio innescano il potenziale di Klay Thompson nel tiro da 3 e il suo altruismo ha permesso a Kevin Durant di adattarsi perfettamente a Golden State.

Curry-Finals MVP: in 3 anni non l’ha mai vinto

Curry ha tutte le armi per poter ambire al titolo di MVP delle finals di quest’anno. È stato nominato MVP della stagione 2014-2015, quando i Warriors han vinto il primo titolo degli ultimi quattro decenni. La stagione successiva è diventato poi il primo MVP ad aver guidato la sua squadra a 73 vittorie. Quell’estate non ha vinto però l’anello, visto che Cleveland è riuscita a fare la più grande rimonta nella storia della Nba, ma Curry si è vendicato l’anno dopo vincendo il suo secondo anello nel 2017, con una media di 27-8-9.
L’unico pezzo mancante per Curry è il premio di MVP delle Finali, che avrebbe contribuito ulteriormente a confermare la sua reputazione nei playoffs. Tuttavia, non è nella natura di Curry andare alla ricerca di un riconoscimento.
“Non cambia o distrugge assolutamente la mia carriera e quello che ho fatto”, ha detto Curry riguardo il vincere l’MVP delle Finali. “Se vinceremo il titolo e non vincerò l’MVP, sarò comunque sorridente e di sicuro considerato altrettanto forte e grande.”
Ma Curry non vuole trovarsi in una situazione in cui ciò che ha vinto viene messe in discussione. Se vincerà quattro o cinque anelli, ma mai l’MVP delle finals, i Warriors saranno ricordati comunque come la sua squadra? O peggio ancora, verrebbe accusato di essere un campione solo in regular season visto che spesso le sottigliezze con il tempo vanno dimenticandosi?

Curry-Finals: spesso condizionato

Curry è stato vittima di alcune circostanze sfavorevoli nel 2015. Miglior giocatore dei Warriors durante la prima parte dei playoffs (fino alle finali), però poi la serie è stata definita dagli sforzi sovrumani di LeBron James per far vincere un titolo a Matthew Dellavedova e Timofey Mozgov, e quindi beneficiando così Andre Iguodala che ha vinto il premio per aver tenuto il Re a soli 35 punti a partita.

Il secondo titolo dei Warriors nel 2017 è stata una storia diversa: Kevin Durant fu l’uomo dell’anno dopo aver preso la controversa decisione di andare a Golden State; realizzando una spietata serie nelle finals con una media di 35 punti a partita con il 55% al tiro per rivendicare la corona al re.

Curry parte da favorito?

Quest’anno i bookmakers danno Curry come secondo favorito per vincere l’MVP delle finali dopo Durant. KD è stato criticato per aver giocato troppo in isolamento e portato i Warriors fuori dalla loro offesa nella serie contro Houston, mentre Curry ha dato il colpo definitivo da vero eroe ai Rockets con 14 punti nel terzo quarto e ha deciso così gara 7.
Per ora sembra essere tutto a favore di Curry, e le circostanze sfavorevoli sembranno non esserci più. Infatti Curry non deve più preoccuparsi di Kyrie Irving, mentre Durant difenderà per più tempo LeBron James a causa dell’infortunio di Andre Iguodala. Curry dovrebbe perciò avere più energia da usare in attacco e statistiche migliori lo dovrebbero avvantaggiare per la vittoria.
In termini di produzione, Curry e Durant sono praticamente identici. Da quando Curry è tornato dall’infortunio, ha una media assist più alta e ruba più palloni. Durant è comunque in vantaggio per rimbalzi e punti totali. Ma il fattore decisivo è dato dalle prestazioni della squadra: i Warriors hanno un net rating di 12.8 con Curry sul parquet rispetto al 6.5 di Durant.
James ha molte meno possibilità di vincere, dato che la sua squadra è di gran lunga inferiore in termini di talento, e solo un giocatore nella storia dell’Nba, che giocava nella squadra che ha perso, ha vinto l’MVP delle Finali: Jerry West il quale l’ha vinto circa 50 anni fa.

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