4. Franz Wagner (Orlando Magic)
Nonostante Moe abbia avuto una carriera collegiale di ottimo livello, già in NCAA si vedeva che Franz fosse di un altro livello rispetto al fratello. La conferma è arrivata nel primo mese NBA. Soprattutto per come il tedesco ha saputo mettersi in mostra in una squadra sicuramente priva di pressioni o ambizioni di risultati. Ma nel quale sono in tanti che lottano per dimostrare il loro valore. Wagner lo ha fatto ritagliandosi il suo spazio in attacco, senza strafare o invadere lo spazio di altri, ma facendosi trovare pronto quando chiamato in causa. Mentre in difesa si sta rivelando un giocatore intelligente e utile nel fare le piccole, ma importanti, cose.
I Magic, insieme a Rockets, Thunder e Pistons, sono attualmente in quella fase della loro storia dove le squadre accumulano talenti e si trasformano in giungle dove solo chi è capace di emergere e mettersi in evidenza farà parte del roster della prossima stagione. Un ambiente dove regna la legge del più forte non sempre aiuta la crescita dei rookie. Solo quelli con il talento vero escono fuori. Secondo me sta anche qui la bravura mostrata fino a ora da Wagner. In una squadra che può vantare tanti prospetti (inespressi) di primo livello e in cerca di riscatto come Markelle Fultz, Mo Bamba, Wendell Carter e RJ Hampton, tanti giovani promettenti al ritorno da lunghi infortuni come Jonathan Isaac, Cole Anthony e Chuma Okeke e la scelta numero 4 del ultimo draft Jalen Suggs (preso un po’ come salvatore della patria), Franz Wagner si sta ritagliando il suo spazio.
Per ora il nativo di Berlino sta viaggiando a una media di 13.4 punti (3° miglior marcatore di squadra, 4° tra i rookie), 3.9 rimbalzi (4° tra le file dei Magic), 1.9 assist, 0.6 stoppate (3° del roster) e 1.4 rubate (leader del team), in 32 minuti di gioco. Franz è infatti il secondo più utilizzato della squadra dietro solo Anthony che ha iniziato la stagione in maniera assurda e con il quale sta nascendo una buona intesa. Wagner è soprattutto uno scorer, non ha caso tira con il 45% dal campo (meglio fanno solo ai due centri) e il 37% da tre. Anche se il ragazzo si sta dimostrando valido anche nella sua metà campo.