3. Chris Duarte (Indiana Pacers)
Chris Duarte era uno dei giocatori più esperto della draft list, il più “anziano” tra quelli scelti al draft con i suoi 24 anni e 4 mesi. Quindi che potesse pagare meno degli altri il salto da NCAA a NBA era prevedibile. Ma che si rivelasse uno dei giocatori più incisivi, in pochi lo pensavano.
I suoi anni a Oregon ci parlavano di un ragazzo solido, con buona conoscenza dei fondamentali e che avrebbe trovato il suo spazio nella NBA. Ma i numeri realizzati per ora dal numero 3 dei Pacers dicono che si sta ritagliando un ruolo da più che semplice role player.
Nonostante al college fosse un discreto realizzatore, in pochi si aspettavano che il dominicano riuscisse a reggere quelle medie anche al piano di sopra. In top 10 tra le matricole in tutte le categorie: 14.3 punti (terzo miglior realizzatore tra i rookie dopo Barnes e Mobley), 4.4 rimbalzi, 2.1 assist, 0.9 rubate. In più Duarte sta tirando con il 40% da tre con 5.5 tentativi a partita (meglio di lui solo Robinson-Earl tra le matricole, ma con 3 tiri in meno di media) e il 43% dal campo (con 12.9 tiri a match). Per ora Chirs si sta dimostrando senza dubbio il miglior tiratore attuale tra le matricole. Ma soprattutto, in questo inizio di regular season, è già nei primi top 20/30 cecchini della lega.
Non abbiamo dovuto aspettare tanto tempo perché arrivassero i primi paragoni tra il nativo di Puerto Plata e la ex leggenda dei Pacers Reggie Miller, al quale assomiglia molto per stile gioco e caratteristiche. Ovviamente stiamo parlando di un campione di sole 14 gare, nelle quali le statistiche sono molto simili a quelle di Miller, ma deve confermarsi. Quindi giusto esaltare le gesta del ragazzo, ma sempre meglio farlo crescere e vedere se riesce a tenere questi standard in futuro. Anche lui attualmente ai box per un problema alla spalla, ma sembra già prossimo al rientro.