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NBA, i 5 migliori rookie del primo mese di stagione regolare

di Giovanni Oriolo
scottie barnes

Un mese preciso di NBA e diversi rookie si sono già messe in mostra. Molti dei nomi più altisonanti del draft 2021 stanno sfoggiando il loro talento. Ma anche qualche giocatore meno conosciuto ha sfruttato lo spazio concessogli fino a ora per mettersi in mostra.

In attesa che Cade Cunnigham, prima scelta assoluta di quest’anno, giochi un numero di partite sufficienti per valutarlo, ecco la Top 5 NBA rookie nel primo mese di regular season.

1. Scottie Barnes (Toronto Raptors)

Quando i canadesi alla quarta scelta dello scorso draft hanno chiamato il prodotto di FSU, piuttosto che la stella dei Bulldogs di Gonzaga Jalen Suggs, in molti hanno storto il naso. Suggs poteva essere per molti il go-tu-guy che a Toronto serviva, mentre Barnes sembra l’ennesima ala fisica, atletica e con tanto potenziale da sgrezzare. In pratica una copia dei già presenti a roster Siakam e Anunoby. Scottie, invece, ha dimostrato che Ujiri ci ha visto lungo ancora una volta. Il numero 4 dei Raptors fin dal primo match ha mostrato di poter essere un giocatore chiave per una insperata rincorsa alla post-season.

Solo per dare qualche dato nelle prime 13 gare è stato: 3° miglior marcatore dei suoi (16.3 punti di media), 2° miglior rimbalzista (8.3 a gara) di neanche mezzo rimbalzo dietro a Achiuwa, 2° miglior assistman (2.8 a notte), 3° per minuti giocati a notte (35 di media) e 1° per distacco per percentuale dal campo (51% con quasi 7 tiri a notte), il secondo e VanVleet con il 44% e gli stessi tiri.

Come detto sopra, l’impatto di Barnes è stato evidente già dal primo match, dove è stato il migliore dei suoi nella sconfitta contro Washigton sfiorando la doppia doppia con 12 punti e 9 rimbalzi. Da lì è stato un crescendo, nelle vittorie e nelle sconfitte, è sempre stato tra i più positivi dei suoi in entrambi i lati del campo. Questa sua abilità di incidere sia in attacco che in difesa lo ha reso il rookie più decisivo del primo mese. Da rivedere la sua gara contro i Celtics (o quella contro i Magic) per capire come può dominare le sfide nella metà campo avversaria, chiusa 25 punti, 13 rimbalzi tirando 11 su 17 contro difensori come Horford e Brown. Mentre per la difesa chiedere a Kevin Durant se il ragazzo ci sa fare… (contro i Nets 5 palle rubate).

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