L’avversario non era dei più temibili, i Detroit Pistons senza la prima scelta assoluta Cade Cunningham, ma il primo test ufficiale per i Chicago Bulls in stagione è andato bene: 94-88 alla Little Caesars Arena e prima vittoria.
14 punti nel primo quarto per dei Bulls bloccati, che si sono affidati alla star Zach LaVine per scuotersi e trovare nel terzo periodo il break decisivo, un parziale personale di 15-0 che ha indirizzato la partita. Chicago ha concesso ai pur non irresistibili Pistons soli 88 punti, segno di una difesa che ha le qualità per essere migliore di quanto preventivato in prestagione.
LaVine ha chiuso con 34 punti, 7 rimbalzi e 4 assist, con 11 su 17 al tiro. DeMar DeRozan segue con 17 punti e 7 rimbalzi, e Nikola Vucevic con una doppia doppia da 15 punti e 15 rimbalzi, la panchina – vero punto debole di questi Bulls al momento – produce soli 10 punti.
Per il momento però, può bastare così. “Non è più come lo scorso anno, siamo una squadra completamente nuova, con una mentalità nuova. Mi è piaciuto tantissimo come abbiamo tenuto duro oggi. Questo gruppo guarda solo avanti“, così LaVine dopo la partita. “Io? La mia fiducia non cala mai, ma avere accanto giocatori come Vucevic o DeRozan o Ball, mi mette ancora più in condizioni di giocare al meglio (…) a volte tutto quello che serve è dare loro il pallone e togliersi di mezzo, così come oggi è successo con me. Abbiamo tante prime opzioni in squadra“.
Cambiamento di mentalità che coach Billy Donovan ha visto per primo proprio nella sua star, LaVine: “Quest’anno vede le cose sotto una lente diversa, la sua voce si sente, da lui arriva un messaggio diverso, ha più esperienza. Per il resto, il suo atletismo e la sua capacità di segnare, li conosciamo già. Penso che aver giocato alle Olimpiadi, essere diventato All-Star per la prima volta, gli abbia insegnato molto“.
Lonzo Ball ha segnato 12 punti con 6 rimbalzi, 4 assist e 4 palle perse, ma anche grazie alla sua difesa, Killian Hayes ha chiuso per Detroit senza segnare dal campo in 20 deludenti minuti.