Per DeMar DeRozan, ogni occasione per tornare a Toronto è speciale.
Se poi c’è da proseguire la striscia vincente dei suoi nuovi Chicago Bulls, le motivazioni per fare bene si moltiplicano, e con i 26 punti e 6 assist dell’ex Raptors, i Chicago Bulls passano per 111-108 anche alla ScotiaBank Arena, e vanno sul 4-0 di record, la miglior partenza in stagione di franchigia dal 1996\97.
Vittoria che stavolta arriva con qualche rischio, quando i Bulls concedono ai giovani Raptors la possibilità di riavvicinarsi anche a -2 nei secondi finali, dopo aver inseguito con uno scarto che nel terzo quarto aveva toccato i 20 punti. Fred VanVleet e Scottie Barnes riportano sotto Toronto, ma non c’è più tempo per completare la rimonta, i Raptors devono rimandare la prima vittoria in casa in stagione.
Con 4 vittorie e 0 sconfitte, i Bulls sono l’unica squadra della Eastern Conference ancora imbattuta, complice anche un calendario fin qui benevolo. Da dopodomani la schedule proporrà a Zach LaVine e compagni delle partite più impegnative, ma Chicago ci arriva con una grande carica.
Lonzo Ball chiude con 15 punti e 5 su 9 da tre punti, LaVine segna 22 punti con 4 rimbalzi e 5 assist, e dalla panchina Alex Caruso e Troy Brown Jr danno il loro contributo. Nel primo tempo è DeRozan a dare i tempi all’attacco dei Bulls, DeMar si guadagna anche 10 tiri liberi e chiuderà anche con 2 su 4 al tiro da tre: “La stagione resta lunga e noi abbiamo ancora un sacco di strada da fare, tante cose su cui lavorare. Non possiamo andare in giro ad esibire questo 4-0 come una medaglia, ogni partita sarà sempre più dura“.
“Ma io sono venuto a Chicago per questo“, prosegue DeMar DeRozan “Voglio vincere, e qui siamo tutti ambiziosi, dai giocatori al tifosi, al front office. La squadra non è più in una fase di sviluppo, si tratta di vincere ora“.
Nel 1997 arrivò il quinto titolo NBA per i Bulls di Michael Jordan, vertice che la squadra non ha più toccato dopo il ritiro di MJ. I paragoni si fermano qui, resta il dato che fa ben sperare per un ritorno dei Chicago Bulls al “basket NBA che conta”.
Dopo un ottimo primo tempo, è toccato ancora a DeRozan ricacciare indietro i Raptors, con due canestri difficili negli ultimi 3 minuti di partita: “Ho usato tutta la mia esperienza, è il mio compito qui. Eravamo un po’ fermi in attacco, il mio lavoro in questi casi è crearmi lo spazio per un buon tiro, e non ho mai esitato nei finali“. L’ex Spurs ha anche segnato i due tiri liberi che hanno chiuso la gara sul 111-108.
Le prossime 10 partite dei Chicago Bulls, che giocheranno contro Nets, Celtics, Jazz, Knicks, Warriors e Lakers tra le altre, ci diranno molto del reale valore di una squadra che non ha ancora perso in stagione, considerata anche la preseason. Dopo 4 partite la difesa dei Bulls, guidata da Ball e Patrick Williams, è stata insospettabilmente efficace (97.7 di defensive rating), dato influenzato dalle avversarie modeste fin qui affrontate.
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