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Bulls, Michael Reinsdorf su John Paxson e Gar Forman: “Mai pensato di licenziarli”

di Giovanni Oriolo
Bulls cambio front office

Nelle ultime ore si era parlato di un possibile licenziamento del vicepresidente John Paxson, e del general manager Gar Forman, dei Chicago Bulls. A smentire queste voci è stato proprio il presidente della squadra, Michael Reinsdorf, ai microfoni di K.C. Johnson di The Chicago Tribune.

 

Reinsdorf ha confermato senza giri di parole che né John Paxson né Gar Forman sarebbero a rischio. Il figlio dello storico proprietario Jerry ha dichiarato che i due sono confermati anche per la prossima stagione.

 

Reinsdorf smentisce tutto, Paxson e Forman ai Bulls anche il prossimo anno

 

Assolutamente non sono in dubbio. Crediamo nel loro lavoro e crediamo nel progetto che abbiamo in atto. So che nell’ultima sessione di mercato alcuni fan e, alcuni social media, hanno criticato il loro operato. E ciò mi lascia un po’ perplesso. Ma quel che più non capisco è perché non si parla mai di loro individualmente, ma solo come se fossero una sola persona. Vengono addirittura definiti “GarPax”. Però loro hanno compiti e responsabilità diverse. Capita spesso che lavorino insieme, ma non tutto ciò che fanno è opera di entrambi”

– Michael Reinsdorf su Paxson e Forman –

 

Così il “patron” dei Chicago Bulls che ha continuato dicendo:” A inizio anno ho detto che se mai avessimo avuto la sensazione di non essere nella giusta direzione, ci sarebbero potuti essere dei cambiamenti. Ma siamo assolutamente sulla strada da noi scelta. Quindi nessuno ne se andrà da qui. Attualmente abbiamo la massima fiducia in entrambi”.

 

 

Reinsdorf ha fatto notare che questa è solo la seconda stagione della ricostruzione dei Bulls. Nonostante ciò, la sua squadra è già a buon punto per tornare ad essere competitiva. Questo solo grazie al lavoro svolto da entrambi il GM e vicepresidente della squadra. I due, negli ultimi anni, hanno fatto arrivare a Chicago giovani del calibro di Zach LaVine, Lauri Markkanen e Wendell Carter. Il numero 1 della società di Chicago ha paragonato i Bulls ai Sacramento Kings (per livello di ricostruzione) e ha espresso ottimismo sul fatto la franchigia della città del vento possa fare un gran passo avanti nella prossima stagione.

 

Reinsdorf su Paxson e Forman, ecco il perché della riconferma

 

Per Forman è anche arrivata una nota di merito da parte del presidente dei Bulls. Il GM dei tori è stato infatti lodato per aver selezionato in passato giocatori come Jimmy Butler, Nikola Mirotic, Taj Gibson e Bobby Portis con chiamate al di fuori della lotteria nel corso degli anni a Chicago. Opera proseguita con la scelta del finlandese Lauri Markkanen, con la chiamata numero 7 al draft NBA 2017.

 

 

Se oggi riguardiamo il draft del 2017 Lauri potrebbe anche essere la scelta n. 1. Sicuro in top 3ha dichiarato il proprietario dei Bulls. “Potresti mettere davanti a Markkanen solo Jayson Tatum o Donovan Mitchell. Ma Lauri potrebbe non sfigurerebbe neanche davanti a loro. E ricordo che noi lo abbiamo preso con la numero 7. A vederci lungo e fare questa buona chiamata è stato proprio Gar“.

 

Oltre a Paxson e Forman, Reinsdorf conferma anche coach Boylen

 

Michael Reinsdorf ha confermato tutti il pacchetto societario, coach Jim Boylen compreso, nonostante le numerose critiche ricevute. Anzi, dalla parole di Reinsdorf, si evince che tutti e tre torneranno anche il prossimo anno. In chiusura di intervista, il patron dei Bulls ha confermato le recenti parole di Paxson su Boylen.

 

Nulla è cambiato da ciò che ha detto John. Sono molto contento del lavoro che Jim ha fatto. Fa quello che dice e mi piace come lo fa

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