Miles Bridges si è dichiarato non colpevole per i tre diversi capi d’accusa formulati a suo carico dopo le denunce della moglie Mychelle Johnson per violenza domestica e abuso di minore.
Bridges è accusato a Los Angeles di violenza domestica contro la moglie Mychelle Johnson e abuso di minore “in circostanze di grande rischio per l’incolumità fisica e per la vita” dei due figli della coppia. La prossima udienza preliminare del processo è stata fissata per il 19 agosto, quando sarà ascoltato dal giudice anche il giocatore degli Charlotte Hornets.
Le accuse erano state formalizzate martedì dal District Attorney George Gascon a Los Angeles dopo la denuncia, tre settimane fa, di percosse e violenze domestiche della moglie di Bridges, che aveva postato sui suoi social anche i lividi e le ferite riportate dopo le violenze, e il referto medico che parlava di “lesioni provocate da abusi fisici da parte del marito“. I fatti risalgono alla fine di giugno, Bridges era stato arrestato e rilasciato su cauzione il 29 giugno scorso.
Cosa rischia ora Miles Bridges
Miles Bridges è al momento restricted free agent, gli Hornets avevano chiarito prima della vicenda l’intenzione di rimettere sotto contratto il giocatore. Ora come riportato da Associated Press, in caso venisse riconosciuto colpevole di tutti e tre i capi d’accusa, alla fine del processo, Bridges rischierebbe fino a 11 anni di reclusione.
Per Bridges esiste anche la prospettiva di una sospensione da parte della NBA, che potrebbe fermare il giocatore se giudicato colpevole, e in caso di ammissione di colpa e accordo stragiudiziale tra le parti anche con la caduta conseguente delle accuse. In un comunicato diffuso martedì, gli Hornets hanno dichiarato di seguire attentamente la vicenda e parlato di “accuse gravi“.