Durante questa settimana i Boston Celtics, come quasi tutte le squadre NBA, hanno giocato un quarto delle 82 partite della regular season.
Di seguito i risultati dei bianco-verdi durante questo periodo:
vs Philadelphia 76ers 107-106 (Thomas 37 pti, Bradley 9 reb, Thomas 7 ast)
@Houston Rockets 106-107 (Horford 21 pti, Bradley 10 reb, Horford 9 ast)
vs Orlando Magic 117-87 (Bradley 23 pti, Crowder 10 reb, Horford 8 ast)
Al Horford sempre più protagonista
Quando la dirigenza dei Celtics firmò Al Horford quest’estate, con uno dei contratti più onerosi dell’ultima offseason, sapeva di aver trovato un giocatore che poteva guidare la difesa.
La sorpresa di quest’inizio di stagione è stata sicuramente la capacità, sempre dello stesso Horford, di guidare l’attacco non andando a intaccare l’intesa con Thomas.
Durante questa stagione, l’ex Atlanta Hawks ha messo a referto tre partite da otto assist o più, incluse le ultime due giocate dalla squadra mentre nel resto della sua carriera ne ha fatte solamente otto.
Il centro è sempre stato un lungo estremamente altruista capace di creare delle opportunità per i suoi compagni in ogni situazione di gioco.
La circolazione di palla dei Celtics è molto più fluida quando lui è in campo, rendendo più semplici anche le penetrazioni dei compagni (gli esterni su tutti).
Playmaking sempre più in evidenza
Con l’assenza di Thomas a causa di un problema all’inguine, ci si aspetta un aumento di produzione offensiva da parte del 4 volte All Star.
Stevens ha dichiarato a Chris Forsberg di Espn che l’attacco di Boston è molto efficace quando Horford mostra le sue capacità di passatore.
“Stiamo provando ad attaccare il ferro per primi. Una delle cose che vogliamo fare, soprattutto vista l’assenza del nostro play titolare, è andare in post dai nostri lunghi. La gara di mercoledì contro Orlando è iniziata ad andare nel verso giusto quando abbiamo fatto delle giocate dal post grazie a molti tagli dal lato debole . Avere un buon passatore come Al è molto importante per noi”.
Horford, che ha una media in carriera di 2.8 assist per partita, durante questa stagione sta viaggiando a più di 5 assistenze per gara. Come tutti i buoni passatori, Al ha ringraziato i compagni per questo miglioramento.
“Il coach sta disegnando schemi che mi permettono di fare delle giocate importanti e onestamente i miei compagni stanno tagliando molto bene a canestro. Sono stato impressionato dalle capacità di Crowder e di Bradley per quanto riguarda la lettura della difesa e prendere questi tiri aperti“.
L’impatto sulla stagione
Horford sta mettendo a referto una media di 15 punti, 6.4 rimbalzi e 2.6 stoppate. I Celtics con lui in campo hanno un plus/minus di +83 in 389 minuti giocati e un -39 quando lui è indisponibile in 667 minuti.
Il nativo di San Felipe de Puerto Plata ha ammesso che sta cercando di incidere sempre di più sulla squadra, anche i numeri della squadra con lui a pieno regime sono più che buoni.
“Continuerò a prendere quello che difesa mi concede perchè è quello che ho sempre fatto. Una delle cose più importanti per essere sempre più a mio agio è sapere quando passare la palla e quando tirare e su questo stiamo lavorando”.