Bogdan Bogdanovic ha vinto la medaglia di bronzo con la Serbia alle Olimpiadi di Parigi 2024. Ma ora che si sta preparando a tornare negli Stati Uniti per la prossima stagione, l’obiettivo è cambiato. Ed è molto semplice.
“Voglio giocare tutte le 82 partite” ha dichiarato, senza paura. “Non ci sono ancora riuscito ed è molto difficile. La scorsa stagione ne ho saltate due, per una ero malato e per l’altra ero infortunato. Ma penso di poterci riuscire questa volta. In generale, dobbiamo lavorare sull’atmosfera di squadra, abbiamo molti nuovi giocatori giovani, quindi abbiamo la possibilità di riuscire a vincere. È una nuova sfida per me, nella NBA tutto è possibile, ma bisogna avere fede e rimanere costanti”.
Certo, mica roba da poco. Soprattutto quando ci sono tanti altri progetti in atto. Perché Bogdanovic sta anche organizzando un camp di basket a Belgrado.
Il campo sarà dedicato ad 8 bambini, e sarà in collaborazione con Adidas, presso la Despot Stefan Lazarevic Elementary School, la scuola che il giocatore ha frequentato e nella cui palestra ha mosso i suoi primi passi sportivi.
“Abbiamo la missione di ripristinare i campi da gioco, migliorare le condizioni di sviluppo, far giocare i nostri bambini” ha detto. “È qui che ho mosso i miei primi passi per la pallacanestro, e per questo provo un sentimento speciale. Stavamo pensando a come restituire qualcosa, qualcuno ha lasciato questo per noi e sentiamo la responsabilità di lasciare qualcosa ai bambini, per motivarli. Volevo solo dare il mio sostegno alla squadra in cui ho iniziato la mia carriera professionale. Sappiamo tutti quanto amo il Partizan, mi sono allenato nella loro palestra, mi hanno offerto le giuste condizioni per allenarmi, e così ho voluto mandare un messaggio di gratitudine per questo”.
Fronte Nazionale, invece, Bogdanovic si è esposto poco.
Naturalmente gli è stato chiesto qualcosa sulla situazione di Svetislav Pesic, in particolare sui cambiamenti previsti nella Federazione serba e della sua ipotetica dimissione.
“Sì, ho parlato con lui” ha ammesso. “Gli ho mandato una delle mie prime interviste in assoluto, in cui dicevo di voler essere allenato da Svetislav Pesic, gliel’ho appena mandata, quindi vediamo cosa deciderà. Sente l’emozione e la responsabilità di restare, ma deve ancora decidere. Al momento è così, non so cosa succederà tra due o tre mesi, ma noi giocatori siamo soddisfatti della nostra collaborazione e abbiamo grande rispetto per lui. Spero che ci abbia ingannato un po’ con la sua dichiarazione”.