Oggi parliamo di Deadpool, ma quale giocatore accostargli? Chi altro può essere tanto forte da essere un eroe, ma tanto pazzo da esser considerato quasi un antieroe? Ovviamente, stiamo parlando di THE ANSWER: Mr Allen Iverson. Ma procediamo con ordine.
Deadpool è stato creato dalle acute menti di Fabian Nicieza e Rob Liefeld ed è apparso negli albi a fumetti della Marvell nel Febbraio 1991. Wade Winston Wilson nasce in Canada e la sua infanzia è caratterizzata da un continuo peregrinare per le basi militari insieme al padre, generale dell’ USAF. Fin da piccolo Wade è un bulletto e dà molti grattacapi al proprio padre, forse per attirarne l’attenzione. La sua è una personalità molto disturbata e ciò probabilmente è dovuto a due choc: la morte della madre in giovane età, a causa di un tumore; l’uccisione del padre durante una sparatoria in un bar, mentre lo accompagnava a casa. Così inizia una lunga spirale di perversione mentale e pazzia. Abbandonati gli studi si arruola nell‘US Army, che però lo caccerà dopo un anno per insubordinazione. Wade così decide di diventare un mercenario e di mettere al servizio le proprie abilità in guerra al servizio dei più ricchi. Poco dopo gli viene diagnosticato un tumore al cervello, probabilmente ereditato dalla madre, e gli viene offerta la possibilità di partecipare al progetto Arma X, un procedimento che gli avrebbe donato gli stessi poteri di Wolverine, quelli della rigenerazione. Inizialmente i poteri non si manifestano nel nostro Mercenario e viene trasferito in un Ospizio, dove i pazienti sono destinati a morire in seguito agli esperimenti effettuati dal dottor Killebrew, grazie all’aiuto di un Sorvegliante, che si rivelerà anch’egli un mutante. Wade si ribella e grazie alla manifestazione dei propri super poteri uccide il Sorvegliante e scappa con gli altri pazienti. Irrimediabilmente sfigurato sia nel volto che nella mente, Wade Winston Wilson muore per lasciar spazio ad un genio della follia, vestito di rosso e nero, che prende il nome di Deadpool, per ricordare le sofferenze patite nell’Ospizio.
”Sono stato creato specificamente dagli umani… per uccidere gli umani. Il che la dice lunga sulla razza umana in generale, non credete?!”
E’ un personaggio fortemente disturbato, affetto di doppia,tripla e anche quadrupla personalità, è sempre fuori controllo, tanto da schierarsi sai dalla parte del bene che da quella del male, ed inoltre Deadpool è pienamente consapevole di esser semplicemente un personaggio di un albo a fumetti, rivolgendosi spesso ai lettori e combattendo battaglie sia contro altri Supereroi, sia contro personaggi della letteratura classica, con l’unica colpa di essere come lui, ma inconsapevoli di esserlo . Dotato di una parlantina instancabile, viene considerato ”The Merc With a Mouth”, il Mercenario Chiacchierone e perciò nessuno lo sopporta, nemmeno le sue versioni del futuro che tornano nel passato per regolare qualche conto in sospeso. Dunque Deadpool è un personaggio spesso scomodo, non solo per le sue eccezionali doti da killer, la sua mira soprannaturale, la sua abilità con le spade e il potere della rigenerazione, ma anche per la sua personalità con cui nessuno vuole mai aver a che fare. O lo si ama o lo si odia, non c’è una via di mezzo. Deadpool vince sempre, in ogni caso. La sua figura non è quella dell’eroe classico della Marvell, è sopra le righe, è scemo e fuori controllo , pazzo ed ha sete di sangue, ma attraverso il suo fascino e il suo carisma Deadpool ha conquistato milioni di lettori nel mondo. E poi come si fa a resistere al suo bel faccino da Killer?
Tutto genio e sregolatezza è l’uomo che proviene Hampton, Virginia ed ha cambiato la storia della NBA. Stiamo parlando di Allen Ezail Iverson. Nato e vissuto nel ghetto, Allen nasce 7 Giugno 1975 e verrà cresciuto unicamente dalla madre, Ann, che lo aveva concepito alla giovane età di 15 anni. Proprio come Wade Winston Wilson, Iverson cambia spesso abitazione, ma non per seguire il padre nell’Esercito, ma per scappare dalla povertà e dal degrado del ghetto. Così il piccolo Allen cresce spostandosi da casa popolare in casa popolare, da appartamento in appartamento, e l’unica via che lo tiene lontano dalla strada è lo Sport. Il nostro piccolo eroe però inizialmente ama il Football, e probabilmente ne sarebbe diventato una stella, ma mamma Ann ha altri piani per lui e decide che il suo giovane pargoletto sarebbe dovuto diventare un giocatore di Basket. Così frequentando la Bethel High School, divenne la guardia titolare della squadra di pallacanestro, compiendo gesta sul parquet che un ragazzino poteva solamente sognare. Subisce molto presto un forte choc che è quello dell‘assassinio del suo migliore amico, Tony Clark, trovato ucciso dalla propria ragazza. A 12 anni Allen era già l’uomo di casa e doveva badare alle sorelline. Nessun problema, il nostro è già un eroe prima ancora di esserlo, grazie anche all’aiuto della madre, che preferisce comprare le scarpette al figlio che pagare le bollette.
”Perchè se ci credi allora otterrai ciò che vuoi! ”
Allen non perde mai, e porta sia la squadra di football che quella di pallacanestro al titolo statale. Ma quando meno te lo aspetti, il disastro è dietro l’angolo, e durante una rissa in un Bowling, Allen Ezail Iverson, viene condannato a 4 mesi di carcere al Newport News Correctional Facilities. Dopo la detenzione non giocherà mai più a Football, buono per noi amanti della spicchia insomma. I College sono scettici e la sua reputazione non era di certo buona. Così entra in scena ancora Mamma Ann, che andò dallo storico coach di Georgetown, John Thompson, supplicando di dare una chance al proprio figlio, che ripagherà il suo Coach sfoderando prestazioni da leggenda. Nominato Rookie dell’anno e difensore dell’anno concluse la sua prima stagione a Georgetown con 20.4 punti, 4.5 assist e 3.3 rimbalzi e la sua seconda stagione con 25 punti, 3.8 rimbalzi, 4.7 assist e 3.35 palle rubate… è tempo del grande salto tra i Pro. Prima scelta del Draft 1996 fu chiamato dai Philadelphia 76ers, ma lasciamo spazio alle immagini che dicono molto di più delle parole.
La sua stagione da Rookie è fenomenale e si toglie una grossissima soddisfazione, quella di sfidare il suo idolo : Michael Jordan. Finirà al sesto posto della classifica marcatori e vincerà il titolo di Rookie dell’anno, ma c’è qualcosa che non va. L’impatto di quel giovane con le treccine e ricoperto di tatuaggi , che salta gli allenamenti non è dei migliori a livello mediatico .
” Iverson è egoista” ” Iverson gioca solo per se stesso” ” Chi è Iverson per sfidare Michael Jordan? ”
Questo è ciò che si pensa di quel giovane proveniente da Hampton, alto solo 180 cm, ma pieno di cuore, grinta e arroganza, per di più i Sixers non vincevano molto e Iverson fu da subito messo sul banco degli imputati.
Ma a salvare The Answer ci pensa l’arrivo di Coach Larry Brown, che punterà fin da subito sul talento del giovane antieroe. I contrasti tra un Coach, molto legato al gioco di squadra, e un giocatore che vuole sempre vincere non mancano, ma alla fine entrambi ne escono alla grande. Coach Brown così costruì una squadra che vedeva Allen Iverson come punta di diamante e attorno al n 3 un insieme di gregari e di giocatori che avrebbero completato il 76ers. Finalmente nel 2000 la squadra della città dell’amore fraterno ha una stagione vincente, AI viene nominato nella TOP5 della NBA e vince il titolo di miglior marcatore della lega con 31.1 punti ad allacciata di scarpe. Così i Philadelphia 76ers arrivano ai Playoffs e superano il primo turno contro gli Orlando Magic, venendo eliminati però al secondo dai Pacers. La stagione successiva è quella della definitiva trasformazione di un uomo in un Antieroe, Allen Iverson diventa Deadpool. E’ All Star Game, ma piovono ancora critiche…Iverson non è Jordan! Questa la risposta di The Answer:
”Io non voglio essere Michael Jordan. Non voglio essere Magic. Non voglio essere Bird o Isiah, non voglio essere uno qualsiasi di questi ragazzi. Quando la mia carriera sarà finita, mi guarderò allo specchio e dirò: ho fatto a modo mio”
Ancora eliminati dai Pacers, la situazione naufraga e i rapporti tra Coach Brown e Allen Iverson nell’estate del 2000 sono ai minimi storici. La dirigenza vorrebbe scambiare The Answer, ma i due insieme cambiano, e migliorano insieme: questa è la ricetta vincente. MVP dell’All Star Game, sul palco riesce solo a chiamare il proprio Coach per chiamarlo e ringraziarlo. Allen Iverson finalmente si mette alle spalle la reputazione da cattivo ragazzo. Finalmente è tempo delle Finals NBA, dopo una stagione finita con la prima posizione nella Eastern Conference e il titolo di MVP consegnato nelle mani di The Answer. Nella corsa alle Finals, il nostro Antieroe elimina sul percorso supereroi del calibro di Reggie Miller, Vince Carter e Ray Allen. Ma in finale arrivano Batman e Superman ( Kobe e Shaq). Deadpool gioca sul dolore, senza la schiena, le ginocchia e le caviglie, ma gara 1 delle Finals la stravince in casa dai Los Angeles Lakers.
https://www.youtube.com/watch?v=H273e0Gk0zQ
Nulla lo può fermare, ha troppa voglia di vincere. Peccato che alla fine il ” bene ” vince sempre, e i Lakers vincono le 4 gare successive e andando ad eliminare i 76ers. La sua carriera non vivrà più momenti del genere, vincerà per 4 volte il premio di miglior marcatore della lega, andando a giocare per i Denver Nuggets, i Detroit Pistons e di nuovo per i 76ers, senza però mai arrivare all’anello NBA. Il 21 Agosto 2013, Allen Iverson si ritira definitivamente dai parquet a causa di problemi con la figlia, gli verrà diagnosticato un tumore, e di problemi di infortuni alla schiena malandata. Ma The Answer resterà nei cuori di tutti noi, detrattori o meno.
O li si ama o li si odia, più famosi per il male che per il bene, più riconosciuti per le follie ( molto lucide e geniali) che per gli atti di vero e puro eroismo, ma personaggi così sono semplicemente dà venerare ( vedere il ritiro della maglia n3 a Phila) , con lo sguardo meravigliato e incredulo per le gesta che compiono. Perchè basta crederci e otterrai ciò che vuoi. Quando la follia è genio, e la volontà di superare il male con la determinazione di un Supereroe, Ladies and Gentleman The Answer: Allen Iverson è Deadpool!!
Per NBA Passion,
Francesco Papillo