The Analysis :
Doveva essere una vera e propria rivincita per Lebron James quella andata in scena stanotte @Quicken Loans Arena: l’anno scorso il natìvo di Akron(ancora con la canotta di Miami) vedeva svanire la conquista del suo terzo anello proprio contro questi Spurs.
Ma cosi non è stato. Duncan&Co vincono nuovamente, grazie ad un’intensa prova di squadra archittettata in maniera divina dal maestro Gregg (fantastica la sua ramanzina nel secondo tempo, perfetta per dare la giusta carica ai suoi ragazzi).
Gli Spurs arrivano @Ohio senza il nostro Belinelli, ancora alle prese con l’infortunio all’adduttore destro.
Pronti-via ed è subito The Big Fundamental a far capire ai Cavs che sarà una partita molto sudata. I primi 9 punti portano la sua firma, la firma di un giocatore che nasce una volta ogni secolo e che mancherà come nessuno mai a questo sport: Timothy Theodore Duncan.
I Cavs rispondo bene in attacco grazie alla concretezza del duo Lebron, in versione playmaker(15 pts, 6 rbz, 9 ass) & Irving (20 pts, 4 rbz, 2 ass) e allo straordinario contributo di Anderson Varejao, best-scorer dei suoi con ben 23 punti, ma mostrano ancora palesi limiti difensivi ai quali coach Blatt dovrà porre rimedio per puntare al titolo.
San Antonio fa affidamento ai soliti noti: Boris Diaw chiude un’ottima gara con 19 punti, 6 rimbalzi e 7 assist mentre Leonard si ferma a 12 punti, 10 rimbalzi e 4 assist. Fondamentale anche Ginobili, protagonista nel finale soprattutto con l’ultimo possesso, perso malamente da Lebron James, necessario per la vittoria finale degli Spurs.
Per i Cavs sorprendente l’utilizzo della matricola Harris(5 punti e 1 assist) preferito in momenti chiave della gara a gente come Marion e Waiters( 6 punti e 3 assist per lui).
Il finale è tirato ed avvincente, con le due compagini che rispondono colpo su colpo. Decisivo il pasticcio di James con in mano l’ultimo possesso. Palla persa per il prescelto e recupero di Ginobili con palla in cassaforte per la vittoria finale degli uomini di coach Popovich.
Anche stavolta vincono gli Spurs, una squadra con gli ingranaggi gia ben oliati e la giusta esperienza per partite del genere. Per Cleveland è un ulteriore passo avanti in vista degli eventuali playoff: è anche e soprattutto da gare come questa che si cresce e si impara.
The Grades :
Cleveland Cavaliers
il migliore: Anderson Varejao,voto 7: Best-scorer della serata? vediamo chi scegliere tra LBJ, Irving, oppure finalmente Love.. o perchè no, un Dion Waiters… Ed invece no. Il marcatore della serata è proprio lui: telespalla Bob. Chiude con la bellezza di 23 punti. 11 rimbalzi (10 difensivi) e 5 assist. Una prestazione da incorniciare(esclusa una sanguinosa palla persa nell’ultimo quarto,mezzo voto in meno per lui) e una costante presenza sotto canestro ad infondere sicurezza la reparto difensivo. Sicurezza che ancora non è abbastanza per i Cavs. Dal canto suo, Anderson ci mette le faccia e riesce ad offrire ai presenti una serata da protagonista. E’ il punto di partenza dal quale costruire una buona difesa per il futuro immediato che verrà. GLADIATORE
il peggiore: Shawn Marion,voto 5: siamo alle solite: il veterano proveniente da Dallas potrebbe fare molto di piu ed il suo contributo non è ancora all’altezza. Chiude la gara con 5 punti, 4 rimbalzi e 1 assist in mezz’ora di gioco. Coach Blatt, in alcuni momenti clou della gara, gli preferisce la matricola Joe Harris. Primo campanello d’allarme per lui: obiettivo ritrovarsi. OPACO
San Antonio :
il migliore: Tim Duncan, voto8 : il pensiero è sempre il solito: come faremo quando The Big Fundamental non calcherà piu i parquet oltreoceano? come compenseremo la sua assenza? ai posteri l’ardua sentenza. Nel frattempo Timmy è ancora in attività, e continua ad insegnare pallacanestro in ogni angolo degli States. Parte come un treno, deciso a dimostrare a se stesso e al mondo intero che nonostante l’età è sempre il solito 21 con la canotta texana a dominare. E ci riesce, eccome se ci riesce. Mette a referto l’ennesima doppia-doppia in carriera con 19 punti, 10 rimbalzi e 3 assist. Solita prestazione concreta da vero ed autentico leadership. Ogni gara che passa il magone aumenta. E, inevitabilmente, la domanda iniziale rimane conficcata nella nostra testa. Ma bisogna dire che siamo stati fortunati: ce lo siamo goduto tutto questo Tim. E non è ancora finito… UNICO
il peggiore: Tony Parker,voto 5: Difficile scegliere un peggiore in una serata del genere in casa Spurs. La nostra scelta cade sul fenomeno francese, che in 35 minuti di gioco realizza 8 punti,1 rimbalzo e 3 assist. Sicuramente poco in confronto alle sue abitudini. Non è al massimo, e sta lavorando per tornarci. ACCIACCATO
Highlights :