Il numero 4, questo il probabile incubo ricorrente dei Toronto Raptors. Quel numero 4 che sta per “4 gare perse”, punteggio subìto nelle serie dei playoff degli ultimi quattro anni, nelle quali i canadesi sono sempre e solo riusciti a soccombere. In questi quattro anni, ben due delusioni contro i Cleveland Cavaliers: 4-2 nel 2016, ma anche un 4-0 nel 2017. Ieri notte però il cerchio potrebbe aver preso il giro giusto per chiudersi: vittoria Raptors di 34 punti (133-99), risultato ottenuto nonostante defezioni di una certa rilevanza e LeBron James e compagnia via dall’Air Canada Centre con più che qualche grattacapo.
Vittoria Raptors merito dei “non big”
I Toronto Raptors hanno letteralmente spazzato via dei Cavaliers dal canto loro irriconoscibili, messi al tappeto non dai grandi nomi ma da un lavoro di squadra certosino messo a punto da Dwane Casey. Così, in assenza di Kyle Lowry e Serge Ibaka (il primo per una brutta caduta nella partita di lunedì, il secondo sospeso per una gara dopo una rissa con James Johnson di Miami) i Raptors hanno fatto valere la panchina come non mai: 22 punti per Fred VanVleet al proprio career-high e 6/8 dalla distanza, ma anche 16 per C.J. Miles e 14 ciascuno per Pascal Siakam e Norman Powell. Un tabellino di tutto rispetto per riserve dai nomi non altisonanti ma che dimostrano fiducia nel gioco e compostezza tecnica. Quanto ai due “big”, per DeMar DeRozan gara da gestire senza troppi strappi (13p 3r 8a), mentre per Jonas Valanciunas tanti contatti e season-high di ben 18 rimbalzi.
Cavaliers alla deriva, LeBron su di giri
Ad uscire nettamente umiliati da questa super vittoria Raptors sono Tyronn Lue ed i suoi Cavaliers. Una squadra che sembra a stento conservare l’ombra di quella che battagliava con i Golden State Warriors alle Finals. Partenza in quintetto base per Isaiah Thomas, che però non sembra affatto lui: 2/15 dal campo e un impietoso 0/6 da tre punti in 24 minuti di movimento palla poco incisivo, stoppate subite per troppa leggerezza e body language specchio di scarsa convinzione. Come lui tutti i Cavs: Kevin Love protagonista negativo soprattutto in difesa, quando un suo aiuto mai arrivato lascia basito anche Reggie Miller, all’Air Canada per il commento della gara. Intero gruppo fuori fase e abbastanza “slegato”, con un LeBron James da 26 punti ma sicuramente non sufficiente per ribaltare una gara saldamente nelle mani di Toronto. Tra la sconfitta di ieri e quella di lunedì contro la giovane rivelazione Minnesota, è la prima volta che nella ‘LeBron Era’ Cleveland subisce due sconfitte consecutive da +25 punti. E da questo post di TNT, definire “infuocato” il clima tra i Cavs ieri notte forse è poco. Straordinari Raptors uniti e meritevoli… Ma che vi succede, Cavaliers?