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Next! Ray Allen e il Jordan Brand Classic 2017

di Francesco Gulfo
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Appena una settimana dopo la conclusione del Nike Hoop Summit la scoperta dei nuovi talenti continua, con il Jordan Brand Classic. Il marchio Jordan… non ha bisogno di presentazioni. L’evento, che si svolge annualmente a partire dal 2002, coinvolge giocatori di diverse fasce d’età e provenienti da ogni parte del globo. Alcuni di questi sono molto giovani. Ed è proprio a loro che è dedicata questa puntata di Next!. Quei ragazzi di 16-17 anni, europei, che si sono fatti notare su un palcoscenico così importante. Davanti a un ospite d’eccezione, mister Ray Allen.

Ray Allen, la guest star

I giocatori provenienti dalla selezione europea sono stati scelti dopo 3 giorni di allenamenti svolti a Barcelona, in Spagna. Oltre alla supervisione di un coaching staff estremamente preparato i ragazzi hanno ricevuto la visita inattesa di Ray Allen in persona. L’ex-giocatore era parte attiva durante lo svolgimento degli esercizi, ha parlato ai ragazzi e li ha accompagnati fino all’ultima giornata. Ultimo evento in programma è stata una partita d’esibizione, da cui sono stati scelti i dieci che hanno viaggiato oltreoceano.

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Theo Maledon, qui in azione contro l’Italia, è già seguito con attenzione dagli scout internazionali

La presenza di uno dei più grandi tiratori di sempre, campione NBA per ben tre volte ha sicuramente spronato i giovani presenti a Barcelona a dare il meglio. Tra questi ce ne sono alcuni, come il quindicenne francese Theo Maledon, il cui nome non è affatto nuovo agli scout. Maledon ha confermato le attese giocando una solida partita finale. Il referto dice 15 punti, 4 rimbalzi e 4 assist, per un ragazzo che ha già un dossier completo su Draft Express.

“Ne risentiremo parlare…”

C’è Maledon, talento che si sta sviluppando sotto la sapiente guida della rinomata Insep Academy, ma non solo. Altri tre ragazzi in particolare hanno dato prova delle loro capacità. Tom Digbeu, guardia di proprietà del Barcelona, è un ottimo atleta che corre bene il campo, può crescere ancora (15 anni) e può aprire il campo col tiro da fuori. Ha già una buona forza nella parte superiore del corpo, che sfrutta per andare a segnare nel traffico, sia di mancina (la sua mano preferita) che di destra. Può diventare un eccellente difensore, grazie alle sue potenziali doti fisiche, al suo elevato IQ cestistico e la sua grande competitività.

Karlo Matkovic, lungo del Cedevita Zagabria, è un altro atleta di ottimo livello, che può stoppare tiri e giocare sopra il ferro. Non ha ancora un tiro abbastanza continuo dalla media, ma mostra del potenziale. Elevate sono anche le sue letture in campo, anche difensivamente. Fisicamente per lui, come per Digbeu, vale lo stesso discorso. Fino a quando la maturazione non sarà definitiva non sapremo quanto potrebbe essere interessante come prospetto. Per ora gli scout lo tengono d’occhio.

La struttura fisica non è invece un problema per Killian Hayes. Anche lui francese, deve ancora compiere i 16 anni d’età, gioca nello Cholet. Sfrutta la sua stazza prevalentemente nella fase difensiva, già di alto livello. Gli scouting report parlano anche di buone percentuali nel tiro da fuori. Quando ha spazio, ma la meccanica di tiro è ancora da sistemare. Sicuri della sua voglia di essere sempre aggressivo, ci si chiede quale potrà essere il suo ruolo. Adesso oscilla tra PG e SG, ma è già alto 1.93 e potrebbe crescere ancora.

Ray Allen ha fatto annusare a questi ragazzi l’atmosfera NBA. Chi di loro ci arriverà?

 

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