Il coach degli Houston Rockets, Mike D’Antoni, difende la sua stella dagli attacchi di Kevin McHale, ex coach della franchigia Texana.
Infatti, McHale ha recentemente attaccato la guardia dei Rocktes James Harden, dicendo che non è un leader e sminuendo le sue capacità difensive. Questi punti deboli, secondo McHale, sono stati “rattoppati” con l’acquisto di Chris Paul, ottimo difensore e giocatore carismatico. Harden non ha fatto mancare la risposta definendo il suo ex coach un “clown“.
In difesa di Harden ha parlato Mike D’Antoni, a Tim McMahon di ESPN dichiarando:
Tutto quello che posso fare è parlare della mia esperienza fatta con James, è stato incredibilmente grande. Ho ottenuto il premio per l’allenatore dell’anno, la scorsa stagione, e l’ho ricevuto grazie a lui ed agli altri 10 ragazzi della squadra
“E’ stato fantastico, ha fatto tutto quello che gli ho chiesto, e l’anno scorso gli ho chiesto molto, gli ho pure proposto di cambiare posizione e lo fatto senza problemi. Avevamo una grande chimica; e Harden è stato il primo ad unirsi alla squadra durante l’estate”.
Harden ha lavorato molto bene la scorsa stagione insieme a D’Antoni, non solo da un punto strettamente tecnico, ma anche abbracciando il cambiamento di posizione chiestogli dall’allenatore italo-americano. È riuscito, a suon di grandi prestazioni, a portare i Rocktes al terzo posto in Conference (dietro solo a Warriors e Spurs) e alle semifinali di Conference (perse proprio con la squadra di Gregg Popovic).
McHale non aveva l’esperienza di D’Antoni, nè il giusto feeling con Harden, e per questo nella sua ultima stagione a Houston McHale è stato criticato dai tifosi e la squadra non ha ottenuto i risultati sperati, causa pure il litigio tra Harden e l’ex centro dei Rocktes, Howard, che ne ha poi portato al trasferimento di Superman.
