Home Lega Basket A Mens Sana Siena: che fine ha fatto la squadra dei record?

Mens Sana Siena: che fine ha fatto la squadra dei record?

di Luca Grassetti

Grazie alle notizie degli ultimi giorni (che hanno visto la provvisoria restituzione dei titoli vinti alla Mens Sana) il nome della città di Siena è improvvisamente tornato in mente ai tanti appassionati della pallacanestro italiana. Sembrano infatti passati anni luce da quando la banda di Shaun Stoonerook e Simone Pianigiani dominava i parquet di tutta Italia sfiorando ripetutamente la conquista del tetto d’Europa. In realtà sono passati meno di tre anni dal 27 giugno 2014, data dell’ultima partita della storia della Mens Sana Basket Siena.

La Mens Sana di Pianigiani prima del match contro Cantù

Da quel giorno è cambiato quasi tutto per la pallacanestro nella città toscana.

A partire dalla denominazione della squadra . La vecchia società è stata dichiarata in liquidazione e, successivamente, fallita. In suo luogo è stata costituita la nuova “Mens Sana 1871”nata come spin-off dalla storica polisportiva Mens Sana.

Nella prima stagione della nuova era il club disputa la categoria più bassa del basket professionistico: la Serie B. Le premesse per un immediato ritorno ad alti livelli ci sono tutte: lo sponsor GeCom decide di investire nello storico club e contribuisce all’arrivo in Toscana di giocatori di categorie superiori. Vengono ingaggiati Pignatti e Ranuzzi protagonisti della promozione di Mantova in A2 Gold, Davide Parente quest’anno in A1 a Torino ed infine lo storico guerriero Roberto Chiacig, ovviamente capitano della squadra.

La guida tecnica e dirigenziale è di tutto rispetto: affianco all’esperienza del D.S. Lorenzo Marruganti, Siena giova della freschezza di coach Matteo Meccacci che a soli 32 anni si siede su una della panchine più importanti d’ Italia. I risultati rispettano le attese e la Mens Sana, grazie all’encomiabile supporto dei suoi storici tifosi, dopo aver dominato la regular season e superato agevolmente i play-off, guadagna la promozione nel campionato di A2 vincendo lo spareggio contro Rieti nella final-four di Rimini.

I tifosi di Siena a supporto della squadra in ogni categoria

E’ una festa per tutti i tifosi che, dopo aver riempito i palazzetti di tutto il girone, come se si giocasse contro Olympiakos o Maccabi, vedono protagonista la loro squadra di un doppio salto di categoria (la serie A2 Gold e Silver infatti si uniscono proprio nell’ estate 2015 dando vita alla serie A2 Ovest ed Est).

L’entusiasmo dura giusto qualche mese, Siena si presenta ai nastri di partenza della nuova stagione senza un main sponsor ed i mugugni dei tifosi iniziano già a manifestarsi. I dubbi su un management non adeguato per tale categoria tornano a popolare la mente dei tifosi senesi, ancora fresche dal disastro finanziario che pochi mesi prima ne aveva decretato il disastroso fallimento.

Il budget è ridotto ma “lo stile Mens Sana” risponde sempre presente. Alla luce delle mancanze finanziarie viene costruita una squadra altamente competitiva grazie alla mano di un allenatore esperto come Alessandro Ramagli che decide di riportare a Siena dei pilastri del settore giovanile della vecchia società come Mattia Udom e Lorenzo Bucarelli. Marruganti, con una straordinaria attività di scouting, riesce a pescare dal campionato cieco un giocatore come Truck Bryant che, affiancato al talento di Chris Roberts e Dane Diliegro trascinano Siena fino ad un inaspettato quinto posto in Regular season.

Le situazioni fuori dal campo, al contrario, non fanno altro che complicarsi: Siena sfiora un nuovo fallimento da cui riesce a salvarsi solo grazie alla neonata associazione “Io tifo Mens Sana”. Ad essa hanno fornito il proprio contributo economico sia i tifosi sia alcuni ex pilastri della squadra come Hackett e Janning, che hanno  dato a  Siena  quella da loro definita “la salvezza più importante”.

Truck Bryant stella della Mens Sana nella scorsa stagione

L’iscrizione al successivo campionato 2016/2017 è possibile ma i dubbi sulla gestione finanziaria del club continuano ad agitare i tifosi che rispondono lasciando le tribune del Pala Estra sempre più vuote. La dirigenza riesce a raggiungere un accordo con un main sponsor solo per l’ultima gara di regular season (quella del 23 aprile 2017 contro la Virtus Roma) con la promessa che la partnership venga mantenuta anche per la stagione successiva. Sul campo la squadra è perseguitata dagli infortuni, che ne hanno compromesso l’approdo ai playoff.

La Mens Sana, dopo un avvio stellare si è vista privata della grinta e dell’estro di Alessandro Cappelletti, altro e giocatore della vecchia Mens Sana. Ricostruire partendo su quanto di buono era stato fatto negli anni 2000 è senza dubbio la mentalità giusta con cui Siena sta proseguendo. Ma un tale progetto sportivo deve essere assolutamente supportato da uno economico. Come è possibile che una società così gloriosa non abbia trovato per quasi due anni un main sponsor?

E’ la domanda che tutti i tifosi,non solo di Siena, ma di tutta la pallacanestro si continuano a porre. Speriamo di poter aver una risposta significativa ben presto, magari che si traduca con un grande risultato ottenuto sul campo.

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