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So you wanna be a star: Chol Marial

di Marco Damiani
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Internet, social network, youtube. L’intreccio sempre più profondo fra vita reale e vita virtuale negli ultimi anni ha permesso di apprendere accadimenti, conoscere persone lontane chilometri e chilometri da noi. Un tempo non era possibile. Ad esempio, pensate di essere a fine degli anni ’70, al 99% (a meno che non foste stati addetti ai lavori) avreste ignorato l’esistenza di Michael Jeffrey Jordan, non avreste saputo nulla di lui finchè non fosse sbocciato al college del North Carolina. Se amate il basket o semplicemente avete sentito parlare di Jordan sapete bene che evoluzione abbia avuto la sua carriera.

Vi potreste domandare: a che pro conoscere e seguire un ragazzino dalla più tenera età sino alla sua, eventuale, consacrazione nella massima lega? Per chi promuove “the next big thing” credo sia superfluo dire che il ritorno economico sia, legittimamente, il primo obiettivo. Da parte dello spettatore si innesca una sorta di sano voyeurismo, e la voglia di “scoprire” un talento in erba, il nuovo Bryant.

Most exciting player”, “#1 point guard of 2017”, “The best kept secret”, “Next Lebron James”, “Best player in the nation”, questi alcuni degli appellativi con cui questi ragazzi vengono presentati su YouTube e al grande pubblico. Canali come Ballislife, Hoopsmixtape, Home Team Hoops sono diventati punti di riferimento per conoscere quanti e quali siano i giovani più talentuosi sul suolo americano.

Certo, non tutti hanno poi la capacità di affermarsi nel basket, dopo l’interesse iniziale, non tutti si rivelano essere dei prospetti di prima categoria, complici montaggi video, a volte, fuorvianti, ma vedendo crescere questi ragazzini, anno per anno, ci si affeziona, si ha la percezione che li si conosca e, quindi, in fondo, coviamo la speranza che tutti riescano a realizzarsi.

Chol Marial

Dati personali

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-Provenienza: Sud del Sudan;

-Altezza: 219 cm;

-Apertura alare: 240 cm;

-Ruolo: centro;

-Classe: 1999;

-Paragonato a: Ralph Sampson;

Il primo articolo di questa rubrica parla di uno degli high schooler più interessanti da qualche tempo a questa parte: Chol Marial. Originario del Sudan del Sud, inizia a giocare proprio in terra natia a basket 3 anni fa circa, dopo una parentesi nel calcio, sport principale del Sud del Sudan. L’America, da tempo ormai, tiene d’occhio l’Africa e i suoi “frutti, dopo la “discreta” esperienza avuta con Hakeem “The Dream” Olajuwon, rivelatosi uno dei centri più forti ed eleganti di sempre. In virtù di ciò Marial viene reclutato dalla West Oaks Academy, una scuola privata a Orlando. In seguito nel Luglio 2015, complice la volontà di puntare anche sulle sue doti accademiche, si sposta alla Cheshire school. Chi lo ha allenato dichiara che, a dispetto di molti prospetti pari età, Chol Marial ha una rigorosa etica lavorativa cosa che, soprattutto per un giovane della sua età fa tutta la differenza del mondo.

Fisico:

Fisicamente è impressionante: 219 cm con margini di crescita, un’apertura alare ad oggi di 240 cm la quale supera qualsiasi giocatore NBA in attività, e si dice possa arrivare a 250 cm, l’unico neo della sua struttura fisica è il peso di soli 93 kg, troppo pochi per una struttura fisica di quel tipo. Dotato di un alto IQ, Marial si muove con velocità sul campo da gioco tanto da essere paragonato a Ralph Sampson dal suo stesso mentore dell’high school. Al momento ha parecchi occhi puntati addosso tanto da avere già offerte da college come Florida State, Iowa, Rutgers, St.John’s, West Virginia, Connecticut, North Carolina. Se questi sono i presupposti bisognerà assolutamente tener d’occhio il ragazzo del Sudan.

Impariamo a conoscerlo meglio con questo video che ci presenta il ragazzone:

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