Ecco l’ultimo degli appuntamenti riguardanti le regole dei salari NBA: oggi si parla di Luxury Tax.
Mentre il soft cap permette alle squadre di superare il salary cap senza alcun limite rifirmando i propri giocatori utilizzando i Bird Rights, ci sono varie conseguenze per le squadre che superano il limite di molto.
La luxury tax è il pagamento richiesto per quelle squadre il cui intero libro paga supera una certa “tax level” determinata da una complicata formula. Le squadre che superano questo valore sono obbligate a pagare secondo alcuni scaglioni una quantità di dollari per ogni singolo dollaro sopra la “tax level”.
Dato che la maggior parte dei contratti sono superiori al salary cap, sono pochissime le squadre che hanno i libri paga che superano il limite sopra il quale è obbligatorio pagare la tassa.
Ad esempio nel 2005/06 il limite da non superare si identificava in $61,7 milioni. I NY Knicks, durante la stessa stagione, avevano un payroll di $124 milioni, superando il cap di $74,5 e la linea di tassa di $62,3. Questa ultima cifra rappresentò il pagamento che James Dolan, proprietario dei Knicks, dovette pagare alla lega. I guadagni sulla luxury tax spesso sono distribuiti tra le squadre che non pagano questa sanzione.
Nel 2008/09 il limite per la luxury erano $71,15 milioni, nel 2009/10 $69,92, nel 2010/11, 11/12 e 12/13 $70,30. Nel 2013/14 il limite diventò $71,7 milioni. Durante questa stagione si parla di $76,82 milioni di tax level.
Per NBAPassion,
G.Scopacasa
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