Sacramento non è in una facile situazione di offseason da affrontare. Demarcus Cousins e George Karl sono ai ferri corti. Karl e il front office vanno verso la rottura e il centro della squadra sembra sperare di cambiare casacca entro la prossima stagione. Al draft i Kings arrivano con un’aureola di ignoranza su che cosa potrebbe succedere. Alla fine, dopo tutti i prospetti analizzati, Sacramento opta per Willie Cauley-Stein, from University of Kentucky.
Il gioco
Willie Cauley-Stein è uno dei tipici centri moderni che antepongono il fisico e l’atletismo alla tecnica e al gioco in post. L’ex Wildcat sicuramente non avrà la tecnica di Al Jefferson ma in quanto a rimbalzi e difesa ha il potenziale per diventare un giocatore influente sulle sorti di qualunque franchigia. Sacramento ha il ruolo di 5 occupato da tempo da uno dei centri potenzialmente migliori della NBA, Cousins. Come già detto però i rapporti tra Cousins è l’entità della franchigia, allenatore o front office che siano, non sono dei migliori.
Il neo rookie dei Kings, dunque, è un giocatore estremamente atletico, esplosivo e veloce. Difensivamente mostra le migliori azioni nel suo gioco, dal marcare senza handicap giocatori più piccoli di lui in situazioni post pick and roll fino al proteggere il ferro nella maniera migliore possibile. A Kentucky il giocatore viaggiava a 2,9 stoppate di media per ogni partita, non proprio poco considerato anche che il suo compagno di reparto era Karl-Anthony Towns, attuale prima scelta di Minnesota al draft. Willie, come ha più volte sottolineato John Calipari, può difendere sulle ali sempre, e in ottica NBA sarebbe una soluzione che potrebbe essere sfruttata, magari per creare situazioni particolari in un minutaggio ridotto. Offensivamente Cauley-Stein sicuramente non è un cattivo giocatore, anzi. Le sue conclusioni al ferro nella sua prima e ultima stagione al college sono di successo il 72,5% delle volte. Inoltre anche a rimbalzo si fa notare, basti pensare che il 38 partite, è stato attore di un put back 40 volte. Ovviamente non è la prima opzione offensiva di una squadra , ma in ogni caso lo potrà diventare in breve tempo. Se nella stagione da freshman il giocatore tirava al 37,2% i liberi, due anni dopo, nell’anno da junior, ha segnato il 61,7% di questi. Sicuramente è ancora un giocatore abbastanza grezzo ma che ha un enorme potenziale.
Il mercato
La situazione di mercato dei Kings è veramente complicata. Cousins secondo Karl dovrebbe partire, ma non secondo la dirigenza, e questo crea attriti che non semplificano la comprensione del progetto manageriale di Divac. Ci sono varie ipotesi. La prima è quella che comprenderebbe l’addio di Cousins, in cui la scelta di Cauley Stein sarebbe una copertura nel ruolo di centro. In un altro caso si potrebbe parlare di due giocatori titolari complementari, d’altronde il prodotto di Kentucky ha la mobilità, soprattutto difensiva, per giocare nella posizione di 4. Ovviamente farebbe più fatica che giocare nel suo ruolo naturale, ma nel caso in cui i rapporti nella franchigia si risolvessero non sarebbe un problema trovare una soluzione per Karl.
Per NBAPassion.com
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