Contro ogni pronostico, i Los Angeles Lakers invece di scegliere il tanto agognato centro e promesso sposo Jahlil Okafor, hanno deciso di virare verso una guardia da affiancare a Kobe, D’Angelo Russell. Hinkie, quindi, nonostante la grande presenza di centri a roster, ha scelto di prendere il prospetto più forte disponibile per poi magari fare qualche trade post draft: Jahlil Okafor. A prescindere dalla permanenza o meno di Okafor, come cambieranno i 76ers con questa aggiunta?
Il modo di giocare:
Okafor è un lungo molto tecnico,educato, talento cristallino con mani di grandissime dimensioni, lo stesso pallone da basket sembra essere piccolo in confronto. Sicuramente, vicino ad un rim protector come Noel, il bagaglio tecnico che il giocatore ormai ex Duke porta con sé potrebbe essere complementare e se tutto dovesse andare al meglio, potrebbe formarsi un duo molto futuribile particolarmente dominante.
Da ciò deriverebbe, però, l’esclusione del terzo prospetto, scelto lo scorso anno, Joel Embiid che a causa dei problemi fisici non ha ancora visto il campo e sembra essere ben lontano da un recupero a pieno regime. La dirigenza ci ha abituato a trade inaspettate ma per Embiid sarebbe davvero troppo difficile perché il valore di mercato del centro ad ora non è molto alto e di conseguenza le pretese non possono essere così elevate, bisognerebbe prima valorizzarlo.
Okafor, comunque, porta ancora più centimetri e fisicità alla causa, essendo un giocatore completo, porta anche una buona difesa che non guasta mai. Nonostante l’altezza e il fisico sopra la media, ha una rapidità di piedi che lo porta ad essere il top nel ruolo.
Deve migliorare nella lettura di determinate situazioni, soprattutto derivanti dal pick and roll ma ha il potenziale per poter diventare un fattore.
Cosa molto importante, inoltre, è l’etica del lavoro, sicuramente da migliorare perchè purtroppo è un giocatore che per massimizzare il proprio potenziale atletico deve lavorare moltissimo, ma se avrà la testa sulle spalle non ci dovrebbero essere problemi.
Pur non essendo un giocatore esplosivo, spesso prende parte anche al gioco in transizione, può essere davvero versatile al massimo delle sue possibilità e potrebbe dimostrarsi un vero e proprio crack.
Spaventa molto le difese, attirando l’attenzione degli avversari, lasciando spazio alle realizzazioni perimetrali dei compagni e subisce sempre molti falli, uno dei primi per falli subiti.
Come cambiano le scelte di mercato:
Dire che Okafor fosse voluto e cercato sin dall’inizio, sarebbe un’eresia, in quanto sin dall’inizio si pensava non arrivasse nemmeno alla 3, la strategia dei Lakers ha sconvolto ogni piano e Sam Hinkie come sempre, invece di scegliere il prospetto nel ruolo richiesto, preferisce prendere il più forte disponibile in ottica trade futura.
La convivenza con gli altri due giovani centri è difficile, in tre per due posti è quasi impossibile poter trovare un equilibrio, uno di questi dovrà fare le valigie, nessuno è incedibile, anzi.
Le squadre che necessitano di lunghi sono tanti, soprattutto Boston e Phoenix che avendo guardie in eccesso potrebbero proporre degli scambi davvero interessanti.
Staremo a vedere, il mercato ancora è lungo e potrebbero verificarsi degli eventi sconvolgenti per gli equilibri di tutta la lega.
Per NBA Passion,
Francesco Tarantino