Pareva che dovesse essere Jahlil Okafor ad indossare il berretto dei Los Angeles Lakers nella notte del Draft 2015. E invece non è stato così: Mitch Kupchak ha usato la seconda chiamata assoluta per selezionare D’Angelo Russell, cambiando di fatto qualcosa nelle strategie di rebuilding del roster.
IL GIOCO
” Mi piace D’Angelo Russell, perchè sa tirare, ha esplosività e sa coinvolgere bene i compagni”. Il cinguettio di Magic Johnson probabilmente sintetizza quelle che sono le principali peculiarità del prodotto di Ohio State. Il classe 1996 è una point guard, in grado di destreggiarsi anche nel ruolo di guardia, dimostrando grande duttilità unita ad un’ottima visione di gioco e un’eccellente dote da passatore. A livello offensivo una delle sue armi migliori è il tiro da tre punti (41,3 % come percentuale nella scorsa stagione NCAA) mentre non è da trascurare la sua abilità nel marcare l’avversario. Inoltre, fisicamente è pronto per calcare il palcoscenico dei ‘grandi’. Byron Scott presumibilmente affiderà a lui le chiavi della squadra, portando nuova verve nel backcourt insieme alla stella Kobe Bryant, che gli farà da mentore. I Lakers faranno spesso uso del pick & roll, altra specialità di Russell che dovrà anche dimostrare la sua leadership da veterano, prendendosi dei tiri anche in situazioni ‘scomode’. Non gli spetterà solo di dettare i ritmi del gioco, ma dovrà essere d’aiuto anche a rimbalzo visto che con la casacca di Ohio State ha messo a referto una discreta media pari a 5.7.
COME CAMBIANO LE SCELTE DI MERCATO
Il front office ha ampiamente rivisto le priorità di mercato con la chiamata di Russell. E’ da escludere nella maniera più assoluta l’arrivo di uno tra Rajon Rondo e Goran Dragic, accostati da tempo ai californiani. Oltre a ciò, se prima si poteva pianificare l’inserimento della seconda scelta (allora si parlava di Okafor, come già detto) nella trattativa per DeMarcus Cousins, ora non è più così visto che si è scelto di puntare tutto sulla combo guard. Difficile dunque che possa arrivare il centro dei Sacramento Kings, ergo l’attenzione verrà spostata sui lunghi disponibili nella free agency: secondo ‘Fansided‘ aleggia un certo ottimismo nella firma di LaMarcus Aldridge, ormai in procinto di lasciare i Portland Trail Blazers. Le altre piste portano a Kevin Love e DeAndre Jordan, con quest’ultimo che dovrà valutare se rimanere ai Los Angeles Clippers o ascoltare una delle numerose offerte pronte per essere recapitate al destinatario. Poi si cercherà di ingaggiare un’ala piccola d’esperienza (circola il nome di DeMarre Carroll) e di rinforzare la panchina. Dovrebbero restare Julius Randle, messosi duramente al lavoro per essere utile alla causa al 100% e Jordan Clarkson, giovane playmaker rivelazione della passata stagione. A meno che i due prospetti non vengano inseriti in una trade importante.
Per NBA Passion,
Olivio Daniele Maggio (@daniele_maggio on Twitter)