La vita da coach di una squadra professionistica, soprattutto in una lega competitiva come la NBA, è dura.
Solo quattro allenatori sono sulla panchina delle rispettive squadre da più di cinque anni: Popovich, Carlisle, Spoelstra e Casey.
I licenziamenti durante la stagione sono diventati la norma negli ultimi anni nella NBA (solo l’anno scorso ce ne sono stati cinque).
Il giorno prima sei un genio e uno di quegli innovatori che nascono una volta a generazione e il giorno dopo, se non arrivano i risultati, rischi di venire licenziato. Quest’anno può essere diverso, può essere l’anno della rivincita dei coach.
Potrebbe essere il primo anno senza che nessun allenatore venga esonerato a stagione in corso.
Solo un allenatore in questo momento è a rischio: Alvin Gentry dei New Orleans Pelicans.
NBA characters: perché Alvin Gentry non verrà esonerato
Non è così raro che i coach dei team peggiori vengano rimpiazzati a stagione in corso. Recentemente è successo a Michael Malone a Sacramento, Brian Shaw a Denver e Derek Fisher a New York. Ormai è quasi normale per un front office esonerare l’allenatore, nonostante abbia ancora uno o più anni di contratto, se la squadra non rende. Per fortuna licenziare il coach nel mezzo della prima stagione con la squadra non è ancora “a thing”, come direbbero oltreoceano, anche se è successo anche a nomi altisonanti come Maurice Cheeks a Detroit.
Con una squadra dal record di 1-9, che viene da una stagione da 30-52, Gentry sarebbe un candidato ideale per lasciare il posto, considerando che i Pelicans avevano raggiunto i playoff l’anno in cui ha sostituito Monty Williams. Ma quella di New Orleans non è una normale franchigia. Gentry ha un contratto garantito fino alla fine della prossima stagione da circa 3.5 milioni di dollari. I Pelicans non sono nella posizione per “regalare” una tale somma a un coach esonerato, considerando il fatto che a New Orleans non c’è mai stata una tradizione vincente e i profitti bassi sono un problema serio per la franchigia della Lousiana.
Il proprietario Tom Benson potrebbe prendersi il rischio di acconsentire al GM Demps di licenziare Gentry e scegliere il nuovo candidato per il ruolo di head coach? Al momento sembra una possibilità remota, visto che Demps non è nella migliore delle situazioni: nonostante abbia avuto la fortuna di ritrovarsi una stella come Davis, non è mai riuscito a costruire la squadra intorno a lui.
La cattiva notizia per Gentry è che il suo capo assistente, Darren Erman, è considerato dagli addetti ai lavori, al pari degli attuali coach dei Lakers, dei Nets e dei Grizzlies (Walton, Atkinson e Fizdale), uno degli allenatori più promettenti per il futuro, tra quelli che hanno occupato una posizione simile la scorsa stagione.
Se Demps vuole salvare il suo posto, dovrà convincere ai piani alti che la colpa del tracollo della squadra è di Gentry, non sua. Non sarà poi così semplice.
NBA characters: i coach degli altri team in bilico
Brett Brown, Sixers: un anno fa, il team ha esteso il suo contratto fino al 2019. Mentre Philly continua con il “process“, la franchigia sembra voler affidarsi ancora a Brown per migliorare il giovane roster.
Scott Brooks, Wizards: è stato appena assunto, con un contratto piuttosto basso per gli standard a cui ci siamo abituati. Non si muoverà per almeno un altro anno.
Rick Carlisle, Mavericks: ha più chance Trump di diventare presiden…Ah no. A parte gli scherzi, non si muove da nessuna parte, a questo punto Carlisle è più importante di ogni giocatore che la squadra ha attualmente nel roster.
Erik Spoelstra, Heat: non neghiamolo, qualche possibilità c’è, non mi sorprenderei se Riley facesse una mossa delle sue e Miami si ritrovasse come head coach Kevin McHale. Miami è 2-6, ma il recente successo di Spoelstra dovrebbe garantirgli altro tempo.
Earl Watson, Suns: Watson ha avuto la “interim tag” rimossa dalla franchigia quest’estate per la sua abilità nel migliorare i giocatori, e Phoenix molto probabilmente gli lascerà ancora questa stagione e parte della prossima prima di pretendere un miglioramento dei risultati.
Il fatto che la premiata coppia Devin Booker & T.J. Warren stia giocando benissimo lo aiuta certamente.
Tom Thibodeau, Timberwolves: AHAHAHAH no.
Jeff Hornacek, Knicks: Hornacek dovrebbe avere almeno un anno per lavorare con il presunto “super-team” per cui ha firmato qualche mese fa. A patto che utilizzi di più il Triangolo.
NBA characters: altri casi meno probabili?
Jason Kidd, Bucks: niente è normale con Kidd. Mentre Milwaukee si trova dove chiunque si potrebbe aspettare che si sarebbe trovata, non si può mai escludere che Kidd non possa fare qualcosa di bizzarro per farsi licenziare. Ma ha anche dei difetti.
Nate McMillan, Pacers: Larry Bird non è la persona più paziente del mondo, e Indiana per ora sta deludendo. Non dovrebbe essere in pericolo, dato che è stato ingaggiato pochi mesi fa, ma non si sa mai con una persona competitiva quanto Larry Legend.
Forse non siamo ancora pronti per una nuova era di panchine stabili e proprietari pazienti. Forse è meglio così, dato che ad Aprile verrò smentito e la metà di quelli che ho nominato staranno guardando le partite da casa. Sognare non costa nulla.