Poker gioco universale. Una definizione quanto mai vera se si pensa al numero di praticanti di questo gioco in giro per il mondo. Persone comuni, ma anche VIP e sportivi. Basti pensare al celebre caso di Neymar JR, la star del calcio brasiliana che aveva anche inaugurato un suo personalissimo torneo in rete. Ed è proprio quest’ultima la chiave, ossia Internet, che ha aperto le porte del poker sportivo o meno a una fetta di popolazione mondiale molto più ampia e variegata. Ormai, infatti, si può giocare a poker online con le applicazioni per smartphone, sempre più ottimizzate e fluide nel gioco. Ma tra gli atleti che amano particolarmente il poker non ci sono solamente i calciatori, bensì anche gli sportivi di altre discipline. Su tutte il basket, specialmente quello americano. Se ci soffermiamo sulla competizione di pallacanestro più importante del mondo, l’NBA, notiamo come ci siano state e ci siano ancora diverse stelle della manifestazione che si sono cimentate e si cimentano tuttora nel poker fisico o online. Esempi pratici, in questo senso, sono Michael Jordan e Charles Oakley.
I giocatori dell’NBA appassionati di poker
Michael Jordan, tanto per fare il nome di uno dei più importanti e talentuosi giocatori della storia del basket, non ha dimostrato il suo talento solamente sul campo di pallacanestro, ma anche al tavolo da gioco. La stella dei Chicago Bulls ha fatto parlare tanto di sé anche in questo ambito, in un gioco strategico proprio come lo è quello nel quale si è distinto maggiormente. La sua passione per il poker, infatti, lo ha fatto diventare una vera e propria stella anche in questo campo. A testimoniarlo è stato Phil Hellmuth, il più grande giocatore delle World Series of Poker, che ha raccontato come una volta sia stato sfidato da Jordan, non potendo però accettare perché con sé non aveva molto denaro. Secondo Hellmuth, il fenomeno dell’NBA avrebbe uno stile di gioco molto deciso ed aggressivo.
Un altro habitué dei tavoli da gioco, in particolar modo del poker, è Charles Oakley, che in passato ha giocato proprio con Jordan e con il rapper Jay-Z. In quell’occasione Oakley perse ben 50mila dollari, a testimonianza anche delle capacità ed abilità di Jordan, che successivamente è addirittura diventato ambasciatore per il WSOP, uno dei tornei più importanti, noti e prestigiosi dell’intero globo. Questo ruolo non solo gli ha permesso di avvicinarsi ancora di più al mondo del poker, ma gli ha permesso anche, vista l’importanza della sua figura, di legare ancora di più il mondo del basket a quello del poker, tanto che tanti altri giocatori dell’NBA si sono interessati a quest’ambito.
Tra questi rientra Paul Pierce, che alla GOAT week ha portato a casa un bottino di 40 milioni di dollari. Oltre ad essere stato per ben tre volte campione NBA, il cestista trentasettenne ha fatto breccia anche nel mondo delle carte francesi, accompagnato poi da altri campioni quali David Lee e Seth Curry.
Il legame tra il basket e il poker
Basket e poker, quindi, nonostante all’apparenza sembrino non avere nulla in comune, sono due discipline più legate di quanto si possa pensare, in particolar modo dal punto di vista mentale. Anche nella pallacanestro, infatti, è essenziale conoscere e studiare l’avversario che si ha di fronte, scovando i suoi punti deboli così da anticiparne le mosse e difendersi al meglio. Nel poker succede esattamente.
la stessa cosa, perché studiare attentamente il proprio avversario significa immagazzinare il suo stile di gioco e provare a sfruttarne le debolezze maggiori. Oggi, tra l’altro, con innovazioni tecnologiche come la connettività 5G, l’Intelligenza Artificiale e la Realtà Aumentata, le piattaforme di gioco online sono sempre più all’avanguardia, motivo per il quale allenarsi a dovere, fattore fondamentale, risulta essere più semplice ed accessibile. Il basket, per concludere, può fungere davvero, quindi, da ispirazione per il poker e per tutti gli appassionati delle carte francesi.
