Home NBA, National Basketball AssociationNBA Passion App Mock Draft 1.0: L’anno dei playmaker

Mock Draft 1.0: L’anno dei playmaker

di Alessandro Cozzi
nba-mock draft 2017

16) Chicago Bulls-Luke Kennard G, DUKE University

I Chicago Bulls a quanto pare non vogliono tankare, ma costruire il roster intorno a Jimmy Butler: per fare ciò devono  riempire il roster con tiratori, in grado di aprire il campo per le sue penetrazioni. Luke Kennard è perfetto per questo compito. Al momento è il giocatore più completo del draft nella metà campo offensiva, dopo Markelle Fultz. Ha segnato un gran numero di tiri dalla lunga distanza, mantenendo un eccellente 43%. Kennard però non è solo un tiratore in uscita dai blocchi: a Duke quest’anno, in mancanza di un vero playmaker, è stato il principale creatore di gioco e ha mostrato un ottimo decision making sia in situazione di pick and roll che in isolamento. Inoltre tra i prospetti di quest’anno probabilmente è il miglior tiratore dal palleggio, sia midrange che da 3. Tutte queste caratteristiche portano a pensare ad un perfetto secondo-terzo violino di una squadra da 50+vittorie.
Difensivamente parlando, a Luke mancano le caratteristiche fisiche per diventare un difensore d’elite, ma ha la forza fisica necessaria per riuscire a marcare un paio di posizioni ed essere quantomeno competente da quel lato del campo. Ai Bulls piacciono i giocatori in grado di contribuire fin da subito, e Kennard è uno dei più pronti in questo draft.

17) Milwaukee Bucks-Ike Anigbogu C, UCLA

Ormai è noto che i Bucks adorano scegliere giocatori con incredibili doti fisiche e atletiche, a prescindere da quanto siano rifiniti tecnicamente: con un Greg Monroe prossimamente in scadenza, aggiungere un giocatore del profilo di Ike Anigbogu (2.10 m, con una apertura di braccia di 2.30 m) ha senso per una squadra a cui manca profondità nel frontcourt. Il centro di UCLA è uno dei giocatori più giovani e inesperti (circa 7 falli per 40 minuti) nel draft di quest’anno. Serviranno probabilmente un paio di stagioni in G-League per migliorare la tecnica di base, ma fin da subito potrebbe portare alla panchina dei Bucks grandissima energia e protezione del ferro (3.7 stoppate per 40 minuti). Il suo best case scenario è Tristan Thompson più alto e atletico: mica male per una scelta a metà primo giro.

18) Indiana Pacers-TJ Leaf PF, UCLA

TJ Leaf è una ala grande di 2.10 m che può dare fin da subito ai Pacers un boost alla panchina e potenzialmente giocare qualche minuto da “small ball 5” in qualche lineup. La caratteristiche principali di Leaf sono il suo QI cestistico e la sua abilità di segnare in diversi modi. TJ è un buon scorer dal post, dal midrange e ha mostrato di poter diventare potenzialmente un ottimo tiratore da 3 (46%). La chiave per Leaf, se vuole diventare un titolare in futuro, è migliorare in difesa. Al momento non protegge il ferro, né ha la mobilità necessaria per difendere il pick and roll. Se non dovesse succedere, potrebbe comunque costruirsi una carriera da specialista offensivo dalla panchina.

19) Atlanta Hawks-John Collins PF, Wake Forest

A causa della decisione di Paul Millsap di uscire dal contratto quest’estate per diventare free agent, Atlanta potrebbero guardarsi intorno per aggiungere al roster una ala grande. John Collins potrebbe non essere la soluzione per la prossima stagione, ma ha il potenziale per diventare un buon starter per gli Hawks. Se fossimo negli anni 90, Collins sarebbe un sicuro top 5 di questo draft: produzione eccellente (28.8 punti, 14.4 rimbalzi per 40 minuti), ottimo rimbalzista e buon gioco in post.
Purtroppo per lui siamo nel 2017 e a causa del suo skillset, potrebbe non essere così facile per lui adattarsi alla lega: ha ottimo tocco ma ancora non è a suo agio a tirare dal midrange, in difesa è spesso svogliato, non difende bene gli spazi, non protegge il ferro. Al momento la proiezione più probabile per lui è quella di un ottimo role player offensivo dalla panchina, ma ha il potenziale per diventare uno starter se dovesse imparare a mettere più energia in campo e sacrificarsi per la squadra.

20) Portland Trail Blazers (via Grizzlies)-Radions Kurucs SF, Latvia

Con tre prime scelte con cui lavorare, i Blazers sicuramente sceglieranno almeno un giocatore da lasciar maturare qualche anno in Europa. Si da il caso che in questa posizione sia disponibile Kurucs, un prospetto che potenzialmente potrebbe diventare un’ala molto versatile e adatta alla NBA attuale. Nel corso degli anni ha mostrato di saper creare contro la difesa schierata e difendere grazie alle sue lunghe leve. Non è l’atleta più esplosivo del mondo, ma è un buon difensore di squadra e spesso riesce a stoppare dal lato debole i piccoli avversari. Per raggiungere il suo potenziale dovrà migliorare il suo tiro da fuori (31%), che è il motivo principale per cui non è stato scelto prima. Molto probabilmente l’anno prossimo giocherà nella prima squadra del Barcellona, che potrà garantirgli minuti e esperienza nella seconda lega al mondo per competitività.

SCELTE 21-30 >>>

 

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