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Knicks, Christian Wood e Michael Kidd-Gilchrist due obiettivi per la free agency

di Filippo Beltrami

Proprio come nella scorsa offseason i New York Knicks saranno una delle squadre più attive. In cerca di giocatori che facciano crescere il livello di talento in squadra, il front office dei Knicks ha visto in Christian Wood e Michael Kidd-Gilchrist due possibili giocatori adatti che potrebbero soddisfare quelle richieste.

Wood è reduce dalla miglior stagione della carriera, finita a 13.1 punti e 6.8 rimbalzi di media in quel di Detroit. Uno dei motivi per cui Wood sarà uno dei free agent più ricercati di questa offseason, è quello di essere un lungo moderno capace di tirare dalla lunga distanza in maniera affidabile, come suggerisce il 38.9% da tre nella scorsa stagione. In più l’ex giocatore dei Bucks è finito quarto nella corsa al premio di Sixth Man of the Year la scorsa stagione. È anche per questo che i Pistons faranno di tutto per cercare di rifirmarlo.

I Knicks guardano anche a Kidd-Gilchrist come opzione più economica rispetto a Wood

Dato che Christian Wood chiederà la sua buona parte di soldi che si è guadagnato sul campo, e per non intaccare il salary cap per l’offseason 2021, quella dove ci saranno nomi più importanti come quelli di Giannis Antetokounmpo, Kawhi Leonard e molti altri, i Knicks potrebbero puntare anche su un’opzione più economica. Ai Knicks servirebbe anche qualcuno in grado di aiutarli in fase difensiva, dato che la scorsa stagione l’hanno finita ventitreesimi nella lega. È anche per questo che la franchigia di New York sarebbe interessata anche a Michael Kidd-Gilchrist. L’ex scelta numero 2 del draft del 2012 infatti si è fatto un nome all’interno della lega per essere un buon difensore. Dato lo scarso impiego dell’anno scorso, avendo giocato solo 12 partite con gli Hornets e solo 13 partite con i Mavs, i Knicks potrebbero firmarlo al minimo salariale o quasi.

Questa potrebbe non essere la free agency delle grandi firme in quel di New York, ma se i Knicks riuscissero a fare quello che hanno fatto dall’altra parte del Brooklyn Bridge, ossia costruire una squadra con buoni giovani e solide fondamenta così da attirare di più i free agent in estate, sarebbe già un qualcosa.

 
 
 
 
 
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