I Los Angeles Lakers sono alla ricerca di un lungo dopo aver sostanzialmente scaricato Marc Gasol. Ai gialloviola sono stati accostati molti nomi, ma i due più caldi sono attualmente quelli di Andre Drummond e Hassan Whiteside. L’ex Detroit in forza ai Cleveland Cavaliers se si dovesse liberare via buyout avrebbe nei Lakers una meta più che gradita. In caso contrario i gialloviola si stanno cautelando monitorando la situazione di Whiteside ai Kings, e secondo quanto riportato da Chris Haynes di Yahoo!Sports il centro di Sacramento potrebbe essere un’ottima soluzione di ripiego per i campioni NBA in carica.
Drummond o Whiteside, chi il più adatto per i Lakers?
Sfoltita la rosa dei nomi papabili per il ruolo di lungo accostati ai Lakers, analizziamo chi sarebbe più utile e congeniale per aiutare LeBron e compagni a bissare il successo dell’anno scorso. Sicuramente i Lakers hanno bisogno di un rim protector, quindi di un lungo abile a rimbalzo che faccia sentire la propria presenza sotto canestro. Drummond e Whiteside in questo senso sono accomunati da questa caratteristica. Il centro dei Cavs viaggia a 13.5 rimbalzi a partita con 1 stoppata di media, l’ex Blazers invece a 5.7 rimbalzi di media e sempre 1 stoppata di media. La differenza è notevole ma è dovuto ai minuti di impiego: 28 minuti di media per Drummond contro i 14 di Whiteside, il doppio.
Si può quindi dire che sia uno che l’altro rappresentano una garanzia per quello che cercano i gialloviola. La differenza tra i due però arriva quando si parla di mobilità e verticalità. Drummond abbina sicuramente più mobilità e velocità nel muovere i piedi cosa che viene imputata a Whiteside di non avere, sostanzialmente da inizio carriera. Sappiamo quanto, soprattutto ai playoff, la difesa sia fondamentale per vincere una serie quindi il centro dei Cavs è sicuramente più adatto. Forse Whiteside rispetto a Drummond accetterebbe più di buon grado un impiego ridotto, visto che anche ai Kings è solito partire dalla panchina. Ma si sa che il fascino dei Lakers e la possibilità di vincere un titolo, porta un giocatore a mettere in secondo piano velleità personali rispetto alla squadra. Manca poco alla trade deadline e vedremo chi sarà il lungo su cui i Lakers avranno puntato.
