Con la vittoria del campionato NBA da parte dei Golden State Warriors, può cominciare la post-season di tutte le squadre della Lega. Il periodo, nonostante veda i giocatori rilassarsi dopo una stagione lunga e faticosa, vede i front office delle varie franchigie lavorare duramente al fine di migliorare la propria squadra. E ciò è quello che è successo a Bob Myers GM della franchigia allenata da Steve Kerr. Myers si ritrova infatti a lavorare all’estensione contrattuale di molti dei suoi giocatori fra cui Andrew Wiggins, ala piccola e prima scelta del draft NBA 2014 e Jordan Poole, guardia ventottesima scelta assoluta al draft NBA 2019.
Wiggins sta entrando nell’ultima stagione del contratto da 147 milioni di dollari firmato nel 2017 con i Minnesota Timberwolves, e Poole sta entrando nell’ultimo anno del suo contratto da rookie, sono entrambi in attesa di estensioni contrattuali prima di diventare free agent la prossima off season. Poole ha tempo fino al 17 ottobre per negoziare un nuovo contratto con gli Warriors.
Proprio Wiggins ha parlato della situazione in conferenza stampa dicendo: “Mi piacerebbe restare qui. Essere qui è la mia priorità. Il modo in cui trattano i giocatori mi fa capire che siamo tutti una grande famiglia. Sento che molti posti possono dirlo, ma lo dimostrano attraverso le loro azioni”. Wiggins è arrivato a Golden State in uno scambio che derivava dalla partenza di Kevin Durant, ala piccola dei Brooklyn Nets, nel 2019. All’inizio, c’erano domande su quanto sarebbe stato efficace lo scambio.
Andrew Wiggins stava lasciando i Minnesota Timberwolves con una reputazione che faceva pensare che fosse pigro. Molti non pensavano che fosse un gran lavoratore o che sarebbe stato in grado di avere un vero impatto sugli Warriors. Si pensava specialmente che Wiggins non li avrebbe aiutati a vincere un altro titolo. Ma alla fine della stagione, il messaggio che arriva da Golden State è che non avrebbero vinto senza di lui.
Wiggins ha infatti aggiunto:” Ne abbiamo parlato molto, le persone hanno qualcosa da dire su ogni piccola cosa, ma ora sono felice di essere arrivato qui. La gente non pensava che avrei mai potuto essere in questa posizione o addirittura essere d’aiuto in una squadra come i Golden State Warriors. Ma sto dimostrando che i dubbiosi si sbagliano e continuerò così”.