Anche gli Houston Rockets, ambiziosi e con tanto spazio salariale da utilizzare, potrebbero inseguire Kyrie Irving se la reunion con James Harden dovesse saltare.
Irving, la cui unica squadra seriamente interessata a rimetterlo sotto contratto per mancanza d’alternative sono i Dallas Mavericks, sarà free agent, la sua intenzione sarebbe quella di restare a Dallas ma privilegierà soprattutto chi gli offrirà ciò che cerca, ovvero un contratto al massimo salariale da almeno 4 anni.
Mavs e Rockets sono sostanzialmente le uniche squadre in grado di farlo, assieme a team come San Antonio Spurs, Detroit Pistons, OKC Thunder o Indiana Pacers che disporranno di spazio salariale ma non hanno bisogno di un giocatore come l’ex Cavs e Nets, di 31 anni e poco affidabile.
Gli Houston Rockets dopo aver trovato in Ime Udoka il nome di peso per la panchina, vogliono compiere il secondo passo nel processo di ricostuzione e sono accostati a tutti i potenziali free agent più importanti della classe del 2023: Harden, Irving ma anche Fred VanVleet, Khris Middleton, Brook Lopez e Cam Johnson per spendere alcuni nomi. L’idea è quella di aggiungere almeno una point guard e un lungo di valore al nucleo con Jalen Green, Alperen Sengun, Jabari Smith Jr, Kenyon Martin Jr e Tari Eason.
I Rockets avranno inoltre la quarta e la ventesima scelta assoluta al primo giro del draft NBA 2023.
James Harden, che sarebbe al momento indeciso sul restare ai Philadelphia 76ers o tornare a casa a Houston, sarebbe la prima scelta dei Rockets. Qualora il Barba non dovesse arrivare (anche i Phoenix Suns sarebbero interessati sebbene il percorso sia difficile coi Sixers), giocatori come VanVleet e persino Irving rappresenterebbero il piano B per la squadra texana.
